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con l’arrivo in aula del decretone

Reddito di cittadinanza, protestano i 600 precari Anpal: «Stabilizzateci prima dei navigator»

I precari Anpal fanno sentire la loro voce e chiedono di essere stabilizzati prima dei navigator. É prevsto un presidio unitario il 18 marzo alle 10 in piazza Montecitorio per rilanciare la vertenza dei lavoratori precari di Anpal Servizi in occasione dell'arrivo in aula del decretone.


«La vertenza dei collaboratori è giunta a uno snodo fondamentale - sostengono Felsa Cisl NIdiL Cgil e Uiltemp - dal momento che non ci sono ancora certezze in merito alla possibilità di prevedere nell'immediato gli stanziamenti necessari a stabilizzare gli oltre 600 precari storici di Anpal Servizi. Anche l'incontro con il ministero del Lavoro del 28 febbraio scorso non ha prodotto risultati tangibili, il che alimenta il clima di incertezza sul futuro occupazionale dei lavoratori, anche in vista dell'avvio della misura sul reddito di cittadinanza».

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Sorpresi da fondi per ulteriori contratti di collaborazione senza sanare il precariato
La richiesta delle sigle rappresentative dei collaboratori è di prevedere l'appostamento di risorse dedicate attraverso le quali avviare un percorso di assunzioni a tempo indeterminato. «Restiamo dunque sorpresi dalla circostanza che il decreto legge n. 4/2019 preveda somme ingenti per la contrattualizzazione di ulteriore personale in collaborazione per l'avvio della misura del reddito di cittadinanza, senza contemplare al contempo alcuno stanziamento per il superamento delle succitate situazioni di precarietà». I sindacati hanno inviato nei giorni scorsi una richiesta di incontro al presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera Andrea Giaccone e ai capigruppo di tutti i partiti.

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