Già a vederla scendere dalla scaletta dell’aereo che l’ha condotta a Roma, mano nella mano con il marito Xi, elegantissima nel suo abito bianco sotto un soprabito tortora chiaro (con scarpe e borsa sullo stesso tono), al fianco di quello che in molti considerano l’uomo più potente al mondo, con quel sorriso appena accennato che non mette in soggezione, con quel look che la rende del tutto simile a una di quelle eleganti signore occidentali che si incontrano per le vie dello shopping di Milano o Roma, già in quei pochi attimi Peng Liyan ha dato una spallata all’immagine, forse un po’ troppo stereotipata, di una burocrazia cinese ingessata, poco incline alle mode del momento. Già in quei pochi minuti, si è capito subito che la sua presenza non sarebbe passata inosservata. Non tanto da offuscare quella del potente consorte, ma nemmeno da rimanere nell’ombra.
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Un’impronta prettamente rivoluzionaria, che trova ragion d’essere e forza nel personaggio: soprano e cantante folk, questa first lady molto glamour in patria è una delle interpreti più conosciute (e apprezzate) di canzoni tradizionali.
Peng ha fatto una scelta importante: stare sotto i riflettori fin da quando Xi Jinping è diventato nel 2013 presidente. Anzi, per dirla tutta agli inizi era anche più nota dell’uomo sposato nel 1987, grazie alla fama canora esplosa al Gala di Capodanno, lo show della tv di Stato che accompagna a passo di musica il nuovo anno cinese. I riflettori li ha “conquistati” alla prima visita ufficiale: a Mosca, 10 giorni dopo l’elezione di Xi. E da allora non ha abbandonato la prima fila, diventando un modello di stile e icona di bellezza. I paragoni con le allora premiere dame Carla Bruni e first lady Michelle Obama non sono mancati, fino ai più recenti con Melania Trump e la regina Letizia di Spagna. La sua classe nel vestire non è passata inosservata: ama i tacchi e i raffinati abiti di Ma Ke, stilista nota per tessuti e design della tradizione cinese.
Quello che l’ha condotta a diventare icona di stile è un percorso iniziato 56 anni fa. Nata nella provincia dello Shandong, Peng è entrata a 18 anni nell’Esercito di liberazione popolare grazie alla sua voce, fino a ricevere il grado di “generale maggiore” salendo alla guida dell’Accademia delle arti delle forze armate. Molti i ruoli ufficiali: ambasciatrice dell’Oms per la tubercolosi e l’Aids, inviata speciale dell’Unesco per l’avanzamento dell’educazione di ragazze e donne.
In patria è considerata la first lady più forte dai tempi di Jiang Qing, moglie di Mao Zedong, così come suo marito è il leader più potente dai tempi del “Grande Timoniere”. La loro storia d’amore è celebrata come favola di Stato: il China Daily ha dedicato un anno fa uno speciale alla coppia, indicata come «un buon esempio» di matrimonio riuscito per tutto il Paese.
Dicono che l’ultima tappa della visita in Italia, sabato pomeriggio a Palermo, è stata prevista anche su sua richiesta. Allo stato attuale la coppia visiterà palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina. Ma la signora Peng chiederà a Xi di scoprire le meraviglie del Teatro Massimo, vero e proprio tempio della lirica. Una tappa “obbligata” per un soprano. Difficile dire no. Anche per uno degli uomini più potenti del mondo.
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