Nuovo scontro all’interno della maggioranza. Questa volta il tema è quello dell’abolizione delle Province. E il botta e risposta tra i due azionisti dell’esecutivo Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, si sviluppa lungo tutta la giornata.
I Cinque Stelle si dicono a favore dell’abolizione delle Province; la Lega contro. Un tema non nuovo, che da tempo caratterizza il dibattito politico, ma che è riemerso dopo che Il Sole 24 Ore ha anticipato le Linee guida per la riforma degli enti locali. Sono quelle Linee guida a ripescare le Province. Alla loro stesura hanno lavorato M5S e la Lega, al tavolo tecnico-politico in conferenza Stato-città.
Lo scontro a distanza tra M5S e Lega prende quota già in mattinata, quando il capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, di fronte al montare della polemica, suggerisce su twitter: «Chiedete alla Lega». Nel tardo pomeriggio Matteo Salvini, a Biella per un incontro a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Claudio Corradino, interviene sul tema e dice: «Vogliamo dare i servizi ai cittadini. Se i Comuni non riescono a farlo, servono le province». «L’abolizione delle province - continua il vicepremier del Carroccio - è una buffonata di Renzi, che ha portato disastri soprattutto nelle scuole e alle strade. Io voglio che in tutta Italia ritornino condizioni normali. I 5 stelle è importante che si mettano d’accordo. Qualche viceministro dice sì e qualcuno no sull’autonomia, come bisticciano sui porti aperti o chiusi». «I 5S non possono cambiare idea ogni giorno su tutto», commentano fonti del Carroccio.
Quindi, l’ennesima replica di Di Maio: «Non è riesumando un vecchio carrozzone che si danno più servizi ai cittadini», controbatte, ancora con un post, questa volta su Facebook. «Io nuove poltrone non le voglio - scrive ancora -. Bisogna tagliarle le poltrone, non aumentarle. E bisogna tagliare anche gli stipendi dei parlamentari. Subito!».
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Conte: affronterò il dibattito sulle Province quando torno
L’eco dello scontro all’interno della maggioranza giallo verde, l’ennesimo, arriva fino a Pechino, dove il presidente del
Consiglio Giuseppe Conte partecipa al secondo Forum sulla Belt and Road Initiative, il progetto infrastrutturale lanciato
dal presidente Xi. Il dibattito in Italia sulle Province? «Lo affronteremo quando ritorneremo», risponde il premier.
Renzi: aumentano poltrone facendo risorgere province
Il dietrofront sugli enti locali - la proposta rianima le elezioni provinciali, abolite nel 2014 con la legge Delrio - riporta
sotto i riflettori il tema dei costi della politica. «Pur di andare contro le scelte del nostro Governo - scrive l’ex premier,
oggi senatore del Pd Mateo Renzi su facebook - , fanno risorgere le vecchie PROVINCE. Dopo aver salvato il CNEL e il bicameralismo
paritario, torna l’elezione diretta delle PROVINCE. Questo è il #GovernoDelCambiamento: diminuiscono i posti di lavoro, aumentano
le poltrone».
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