Conflitto di interessi, è questa l’ultima battaglia tra M5S e Lega. Dopo il caso Siri i due partiti stanno alzando la posta, in vista delle Europee del 26 maggio. Luigi Di Maio ha annunciato l’imminente calendarizzazione della loro proposta, molto severa: incompatibilità per chi ha patrimoni immobiliari o mobiliari oltre i 10 milioni. Salvini ha detto che questa «non è l’emergenza nazionale». Anche il Pd, che pure ha in parlamento un proprio testo in merito, ha risposto con freddezza. Per non parlare di Fi, per cui il vero conflitto di interessi è quello «che grava su Casaleggio».
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La stretta del M5S sugli imprenditori
Il M5S ha una proposta sul conflitto di interessi presentata alla camera dalla deputata Anna Macina. Oltre a regolare la
materia, delega al Governo l’adeguamento della disciplina per i «titolari delle cariche di governo locali e ai componenti
delle autorità indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione», le varie Authority insomma. Tutti subiranno le regole di
incompatibilità che vengono previste per i soggetti titolari, anche per interposta persona, di patrimoni immobiliari o mobiliari oltre i 10 milioni di euro o che abbiano partecipazioni superiori al 2% in imprese con diritti esclusivi, monopoli, radio tv, editoria, internet o imprese di interesse nazionale.
La freddezza della Lega
«Non sono contrario in linea di principio» alla legge sul conflitto di interessi «basta che non sia contro qualcuno o contro qualcosa basta che non sia contro qualcuno o contro qualcosa in particolare», ha detto il vicepresidente del Consiglio,
Matteo Salvini, ospite di Radio 24. «Vediamo la proposta dei 5 Stelle, è giusto limitare certe sovrapposizioni ma se mi si
chiede se è un'emergenza nazionale, dico no», ha aggiunto. Più netto Il sottosegretario leghista Edoardo Rixi:«È una follia pensare che se uno ha avuto successo nella vita e possiede 10 milioni è un criminale».
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Niente sponda dal Pd
Il M5S sul conflitto di interessi guarda anche al Pd. Anche perché sull’argomento il capogruppo alla Camera Graziano Delrio aveva aperto a un dialogo. Inoltre alla Camera c’è una proposta di legge, primo firmatario Emanuele Fiano, che prevede anch’essa un “conflitto di interesse patrimoniale”, sebbene limitato al controllo di società che possono
effettivamente generare una incompatibilità con cariche di governo (come nei settori della difesa, del credito e delle comunicazioni).
Tuttavia, Zingaretti ha stoppato il dialogo con i 5 stelle («è tempo di voltar pagina»). E dal Pd hanno chiesto un «provvedimento
che riguardi anche la Casaleggio e associati».
Fi all’attacco: il conflitto d’interessi è di Casaleggio
Contro la proposta M5S, il fuoco di sbarramento di Fi. «Il vero conflitto di interessi è quello che grava sui Casaleggio di ieri e di oggi e sui grillini alla Di Maio, alla Fico e alla Di Battista. Per non parlare poi di Beppe Grillo. Affronteremo
in Parlamento e nelle procure questa vicenda. Ben venga, quindi, una normativa sul conflitto di interessi, per spazzare via
i nuovi mercanti del tempio», ha detto Maurizio Gasparri.
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