La vittoria della Lega alle elezioni europee è stata schiacciante nel Nord, con oltre il 40% dei voti. Ma la vera novità di questa tornata elettorale è che il Carroccio si impone a livello nazionale: è primo partito anche al Centro e secondo (dopo il M5s) sia al Sud che nelle Isole. Insomma il 34,3% registrato a livello nazionale (il doppio rispetto al 17,3% delle politiche del 2018 e quasi il sestuplo rispetto al 6,2% delle europee 2014) ha una ripartizione abbastanza omogenea sul territorio. Con un radicamento maggiore in provincia rispetto ai grandi centri urbani.
La Lega tocca i suoi massimi nella circoscrizione Nord-Est dove raggiunge il 41%. Ed è primo partito in tutte le regioni. Con picco nel Veneto guidato dal popolare governatore Luca Zaia . Qui il Carroccio raggiunge il record di consensi a livello nazionale, con il 49,9%. E se non sorprende che il partito di Salvini sia in testa anche in Friuli (42,6%), spicca il primo posto sia in Trentino Alto Adige (27,8% davanti la Svp) che nella «rossa» Emilia-Romagna, con un rotondo 33,8%. Anche se a Bologna(21,8%) il Carroccio è secondo, molto distanziato dal Pd, primo partito in città con il 40,3%.
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Ottima la performance del Carroccio anche nel Nord Ovest. Anche qui siamo sopra il 40% (40,7%), con la Lega prima ovunque. Si va dal 43,4% della Lombardia, al 37,1% del Piemonte, passando per il 33,9% della Liguria. Confermata la forza del Carroccio soprattutto in provincia e nell’hinterland. Con un arretramento nei grandi centri urbani. A Milanoil partito di Salvini è al 27,4% (secondo dopo il Pd primo parito con il 36%). A Torinoè al 26,9% (il Pd è primo con il 33,5%). A Genovaal 27,6% (anche in questo caso i dem sono davanti con il 30%).
La sorpresa maggiore è che la Lega è in testa anche nel Centro Italia (33,4%). Il risultato forse più clamoroso è il primo posto nel Lazio con il 32,7%, anche se a Romail Carroccio si ridimensiona al 25,8% e primo partito è il Pd con il 30,6%. Significativo è anche il primo posto nelle Marche (38%) e in una regione rossa come l’Umbria (38,2%), dove il Pd è stato colpito dagli scandali nella sanità. La Lega cresce anche in Toscanadove sale fino al 31,5%, secondo partito a una spanna dal Pd al 33,3.% Da segnalare anche qui la performance peggiore nei grandi centri urbani. A Firenzeil Carroccio non va oltre il 20,3%, doppiato dal Pd al 43,7%.
Ma la crescita è esponenziale anche al Sud dove la Lega (secondo partito in media con il 23,5%, dietro al M5s) tradizionalmente ha sempre fatto enorme fatica a radicarsi. Il Carroccio triplica o quadruplica i voti. È primo in Abruzzocon il 35,3% (alle politiche del 2018 aveva il 13,9%). È secondo in Basilicatacon il 23,3% (rispetto al 6,3% delle politiche). Secondo posto anche in Puglia (25,3% contro il 6,2% delle politiche) Molise(24,3%) e Calabria(22,6%). La performance «peggiore» in Campania: terzo posto con il 19,2% dietro M5s (34%) e Pd (19,2%). Con un dato più basso a Napoli (12,4%).
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Quanto alle Isole, la Lega èprima in Sardegna con il 27,6% (rispetto al 10,8% delle politiche). E seconda in Sicilia (20,8%) dietro al M5s. Il risultato delle metropoli è in linea con quello regionale: a Palermo il Carroccio è al 18,7% e a Catania al 18,9%.
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