Cultura-Domenica ArteCimabue - di Luciano Bellosi
Cimabue - di Luciano Bellosi
"Per primo richiamò alla somiglianza della natura l'arte della pittura". Così scriveva il Villani a proposito di Cimabue, mentre il Ghiberti di lui menziona che "tenea la maniera greca" e che prese con se Giotto Fanciullo dopo averlo scoperto mentre ritraeva su un sasso una pecora del gregge paterno.
Strano destino quello del pittore Cimabue, nato a Firenze nel 1240 ed eletto da Dante nella Commedia a esempio di peritura fama laddove nel Purgatorio si trovano i superbi:
"Credette Cimabue ne la pintura
tener lo campo e ora ha Giotto il grido,
sì che la fama di colui è scura".
E sia quel che sia negli accidenti della Storia, complice la scarsità di fonti e testimonianze, il velo di cui parla il sommo poeta è perdurato ben oltre gli intenti della pur ampia predizione per questo grande pittore fiorentino cui Luciano Bellosi - nel bel volume edito da 24 ORE Cultura - proprio alla grandezza di Cimabue rende giusto merito nel solco della riscoperta della sua fondamentale importanza e ruolo nella storia della pittura italiana , a partire dalla ripresa filologica dagli studi del Longhi. Un volume essenziale che attraverso per ripercorrere dal nitore del Crocifisso di Arezzo alle grandiosità d'Assisi la straordinaria personalità artistica di Cimabue.
CIMABUE
Luciano Bellosi
28 x 33 cm
384 pagine
210 immagini a colori
125 euro
Cartonato + cofanetto