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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2011 alle ore 12:44.
Disco rosso delle Regioni al decreto sugli incentivi al fotovoltaico, ma il Governo tira dritto e Paolo Romani annuncia la firma del provvedimento «domani». E il parere negativo delle Regioni? Un fatto «non vincolante», ha tagliato corto il titolare dello Sviluppo economico. A rassicurare sul via libera al decreto è stato anche il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
Il No delle regioni è arrivato «unanime», ha rilanciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
Saglia: il decreto si può modificare
«Il provvedimento si può modificare oppure farne uno ex novo», ha replicato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, che ha comunque confermato per domani 29 aprile la firma di Paolo Romani e Stefania Prestigiacomo sul testo. «Avremo molti altri decreti da fare - ha aggiunto Saglia - e quindi ci saranno molte occasioni per correggere le norme in corso d'opera e ritrovare la condivisione piena con le Regioni». Saglia ha poi ribadito che il Terzo Conto Energia sarà prorogato al 31 agosto 2011: «Le imprese potranno concludere gli investimenti
programmati, guadegneranno un pò meno, ma il giusto».
I punti controversi
La delicata trattativa Governo-Regioni sul decreto Romani si era aperta in mattinata con la precisazione delle richieste di correzione al testo avanzate dalle autonomie territoriali: «abbiamo raggiunto una posizione unanime e oggi 28 aprile chiederemo al governo due modifiche «per correggere il provvedimento».
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine di una seduta straordinaria della Conferenza, ha parlato chiaro: servono due cambiamenti, uno «per salvaguardare gli investimenti in corso e garantire la produzione e la filiera e un altro per valorizzare gli investimenti nel fotovoltaico anche in presenza di un decalage degli incentivi».
Errani ha poi sottolineato l'importanza delle energie rinnovabili, che a suo dire deve crescere di pari passo con un processo di bonifica dall'amianto, «e dico questo significativamente nella giornata mondiale che si celebra oggi sulle problematiche relative all'amianto». Sul fronte delle rinnovabili, ha ricordato Errani, con il Governo finora si è tenuto soltanto un incontro di tipo tecnico.
Anci: ok al decreto
Disco verde invece al decreto da parte dei Comuni. «Prendiamo atto del mantenimento di elementi premiali per tutti i Comuni e in particolare per i piccoli, dell'estensione della soglia dimensionale per i piccoli impianti, e di una apertura del Governo sul periodo transitorio», ha sottolineato Enrico Borghi vicepresidente Anci e presidente Uncem al termine della Conferenza. Per Borgi è fondamentale ora «che si aprirà la discussione sui decreti per le altre fonti rinnovabili (come biomasse, eolico ed idroelettrico), a cui i Comuni sono particolarmente interessati».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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