Vienna rétro? Piuttosto elogio del classico. Basterebbe solo dare un'occhiata al loden, che da super tradizionale è stato trasformato in giacche trapuntate quasi tecnologiche, con tasche e tasconi. Per lei invece in capo elegante con inserti di velluto o bordi di pelliccia. Ma la creatività viennese è andata oltre, sbizzarrendosi anche in piccoli atelier creativi di moda e bijoux e in concept store di design. Ecco le dritte per un finesettimana all'insegna dello shopping nella capitale austriaca.
I mille colori del loden
È da sempre un punto di riferimento, Loden Plankl. Ma ha saputo cavalcare la nuova tendenza svecchiando i suoi loden. Ecco allora lo stile country-chic: giacconi da uomo con grandi tasche e gilet abbinato anche foderato di pelliccia e blazer con toppe di pelle pecary. Per lei, invece, la classica giacchetta è rivisitata con collo alla coreana in colori decisi che vanno dal senape al rubino, al verde acido, con polsi e alamari in colore contrastante. Eleganti anche le mantelle di loden blu o verde bordate di volpe argentata. Da non trascurare il reparto-cappelli con le novità di velluto colorato o di loden.
Anche Kettner ha aggiornato il guardaroba: dagli eleganti blazer da donna di loden giallo e bordeaux con bottoni d'argento, ai gilet maschili di loden verde trapuntato e giacconi imbottiti con cappuccio. E una scelta di cappelli di tutti i tipi. Molto fashion i capi di Mothwurf-Shop che punta sui dettagli dei bottoni per le giacche di loden colorato con alamari stile cavallerizza. Belle, ma forse un po' troppo Sissi style.
Per i nostalgici del tradizionale l'indirizzo giusto resta Lanz, che però quest'anno propone una novità: un cappotto da donna di loden verde trapuntato profilato di pelle marrone con polsi e colletto di pelo. Il regno dei cappelli resta Mühlbauer che ha aperto da poco una boutique in centro.Copricapi di loden, velluto e lana cotta in 50 colori e anche bordati di maglia tricot e pelliccia.
In alto i calici
Sempre legati alla tradizione viennese anche i vetri pregiati. Da veri collezionisti gli esemplari che si trovano da Kovacek, dai cristalli di Boemia ai Gallé, ai Lötz, fino a Murano, trecento annni di storia. Calici e bicchieri anche azzurri e rossi, trasparenti e bordati in oro zecchino, e molti pezzi rari tra cui un bicchiere tirolese del 1580. Ce n'è per tutti (o quasi): dai 2000 agli 85 mila euro.
Inizio secolo gli articoli di Lobmeyr, un grande showroom dove, oltre a un'ampia scelta di bicchieri, oggetti e lampadari di cristallo, si trovano anche eleganti porcellane.
Cristallerie moderne al Kunsthandel: dai bicchieri alle coppe, a calici di ogni dimensione. Obbligatoria una sosta da Swarovski, famosissimo marchio viennese con un'enorme scelta di oggetti, bijoux e decorazioni natalizie. Non sfugge l'allestimento del negozio con i cristalli pendenti dalle pareti e dal soffitto, entrambi rossi.
Tra Biedermeier e Jugendstil
Interminabile la lista degli antiquari viennesi. Uniti dalla stessa passione per l'Art Déco Weber & Langer, dentista il primo e restauratore di pianoforti il secondo. Nel loro negozio, oltre a una collezione di sedie Thonet, anche qualche candeliere di cristallo della stessa epoca. Il vero tempio dello Jugendstil e dell'Art Déco è Galerie Holzer, con paraventi e mobili firmati Thonet e Hoffmann, lampadari e qualche bijoux degli Anni 30. Poco lontano, Fiedler Vladimir, antiquario-restauratore specializzato in Biedermeier e primo Novecento. Qui, tra mobili e armature, si possono trovare vetri di Boemia. Argenti, tra cui un'enorme scatola di legno con servizio di posate per 24 persone, da Altes Mobiliar che vende anche oggetti bric-à-brac. Mobili jugendstil da City-Antik, mentre Kurtz spazia dai lampadari jugendstil ai mobili biedermeier, dai vetri di Boemia agli orologi da polso Anni 40-60.
È specializzato in stampe antiche invece C. Hölzl, nella zona pedonale. Creati da un team di giovani artisti molti dei pezzi esposti da Skrein: dai semplici bracciali d'oro alla schiava agli anelli con pietre dure, a collane in oro e smalto. Su richiesta si ridisegnano vecchi gioielli.
Sempre nel centro storico la giovane artista Alja Neuner, riapprodata a Vienna dopo stage a Barcellona e New York, lavora al piano di sopra dell'omonimo negozio assemblando oro e platino con metalli meno preziosi. Il risultato sono dei bijoux originali a prezzi ragionevoli. Meno originali ma gradevoli le collane e i bracciali con pietre dure abbinate anche a bachelite di Koni Design. Per chi preferisce l'antico al moderno, si consiglia una visita alla Galerie bei der Albertina, vicino all'Opera: qui Katharina Zetter, erede di una dinastia di antiquari, espone pezzi unici e di grande pregio.
Settimo, peccato non andarci
Se la zona del lusso ruota attorno alla zona pedonale, è soprattutto il Settimo distretto, quello dei creativi, che fa tendenza. Come Wabisabi, dove Stephanie Wippel, amante dello stile essenziale giapponese, crea i suoi modelli destrutturati, che ricordano un po' Yamamoto, sia di cotone che di lana leggera in colori basici come nero, bianco e blu. Particolari anche le felpe col collo ampio a scialle.
Herta Gross invece disegna capi soprattutto di maglia e di panno leggero nel suo Modeatelier. Ai confini col Sesto distretto si segnala Nachbarin, boutique con capi firmati dalle stiliste austriache più d'avanguardia, tra cui Anna Aichinger e Claudia Rosa Lukas. Raffinato Elfenkleid, atelier aperto nel Quarto distretto da due giovani designer: Sandra Thaler e Annette Prechtler. Le proposte? Giacche di lana cotta bianco latte, cappottini e abitini di cotone.
Di tutt'altro genere Filzfaktor, che vende feltro artigianale in colori decisi: pantofole, cappelli, borse shopping e oggetti da scrivania. Ancora nel Settimo distretto Das Möbel con i suoi pezzi unici d'arredamento di design in un grande locale-caffetteria; se non si compra ci si siede a far colazione e a sfogliare riviste internazionali. Park, invece, concept store su due livelli, propone libri fotografici e moda firmata da stilisti austriaci (Haider Ackermann) e belgi (Ann Demeulemeester). Divertente Be a Good Girl, spazio informale con parrucchiere. Pezzi originali del XX secolo tra cui la famosa LC4 di Le Corbusier da Lichterloh. Nel Quarto si trova invece Bananas: arredo e tanto modernariato.
Vintage da Stella
Tra i clienti che vengono a ispirarsi da Flo ci sono gli stilisti Stella McCartney (figlia del celebre Paul) e Marc Jacobs. Nel più fornito negozio vintage, a pochi minuti dal Naschmarkt, ecco più di 5000 pezzi, americani ed europei: abiti Anni 20 stile charleston, pellicce delle dive Anni 50 tra cui il mantello di leopardo con il quale è stata immortalata più volte l'attrice Gina Lollobrigida. Ma soprattutto capi firmati (Anni 40-80) di Balmain, Dior, Pucci, Yves Saint Laurent. Un altro indirizzo è Carnaby: moda e accessori da tutto il mondo; mentre in una traversa della zona pedonale si trova il minuscolo Vintage Couture: scarpe firmate Gucci, abiti Dior e borse Prada all'ultimo grido.
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