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Speciale porti 1 / Dal Tirreno alle Baleari

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Speciale porti 1 / Dal Tirreno alle Baleari

Il porto di Saint Tropez (foto John Kellerman / Alamy)
Il porto di Saint Tropez (foto John Kellerman / Alamy)

Nel raggio di 200 miglia, qualunque sia la direzione indicata dalla bussola, sai di certo che troverai un riparo. È il Mediterraneo, antico e moderno, umorale e seducente più di qualsiasi oceano. Mollando gli ormeggi dall'Italia tirrenica e puntando verso nord, si raggiunge la Costa Azzurra; nord-est per la Spagna, incrociando Corsica e Sardegna. Ancora un salto di 45 gradi verso sud-est e il vento caldo del Maghreb la fa da padrone. La Sicilia, spartiacque tra il Mediterraneo occidentale e orientale, apre l'ingresso verso est, lungo le coste ioniche della Grecia e poi dell'Albania, del Montenegro, della Croazia e della Slovenia.

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Nella sabbiosa costa laziale di Fiumara Grande, nel Mediterraneo occidentale, punto d'incontro tra il Tevere e il mare, Porto Romano è una piccola oasi di verde con i pontili che sfiorano il prato ben curato, dove d'estate spuntano i tavoli di Gina e del suo barbecue di pesce grigliato. Da qui, il paesaggio della costa bassa toscana accompagna la navigazione verso nord fino al Marina di Punta Ala, tra Follonica e Castiglion della Pescaia, ormeggio internazionale per armatori che alla passione per il timone alternano quella per lo swing (Golf Club Punta Ala). Poco più a nord, il Marina di Scarlino è lambito dai sentieri della Bandita, un dedalo di corridoi sterrati nella vegetazione bassa, che si tuffano nelle piccole calette circondate da pini marittimi. Dal 29 agosto al 2 settembre, ospiterà la Steiner X-Yachts, l'appuntamento di vela internazionale riservato alle classi della barca disegnata dal danese Niels Jeppesen. L'isola d'Elba è a vista e le poche miglia verso ovest, in direzione di Portoferraio, lasciano scoprire la baia che avvolge la spiaggia di Scaglieri: poche case aggrappate alla collina, da cui spunta il terrazzino dell'Ostrica, il ristorante-galleria del fotoreporter Luciano Mortula, dove non mancano mai cacciucco e calamari ripieni (menu da 50 euro). Bussola a nord e si punta agli approdi liguri. Il Marina di Loano, sulla riviera di Ponente, quest'anno ha portato a circa 800 i posti barca, e segna la prima stagione dei ristoranti curati dallo chef-patron Marco Zeffirino Belloni.

Per tornare agli appassionati del green, ma spostandosi in Francia, ad Antibes, si approda a Port Vauban, per raggiungere il difficile Golf Club di Barbaroux. Appena sotto Tolone, tra Bandol e La Ciotat, c'è una Francia un po' meno glam, ma più autenticamente marinara. Per scoprirla si può attraccare al Port de Saint-Pierre des Embiez, il marina nato sotto la spinta del magnate del Pernod, Paul Ricard, a cui è dedicato l'interessante acquario non molto lontano dai pontili. Piccola appendice di Cap Sicié, l'isola di Embiez ospita l'Héliovital, centro di talassoterapia completamente immerso in una pineta, dove alghe e getti alternati d'acqua di mare calda e fredda sono un toccasana per la pelle. Lungo la strada che porta a Bandol, le propaggini de La Frégate, esclusivo campo da golf disegnato dal guru Ronald Fream, scendono dolcemente fino a lambire il mare. Più impegnativo Les Domaines de Saint-Endréol. Il golf è immerso nella campagna provenzale ed è raggiungibile ancorando al Port de Saint-Tropez. Da qui, in giugno parte la storica Giraglia Rolex Cup, la regata velica d'altura che taglia il traguardo a Genova. E poi, c'è una terza anima della Francia, quella più ruvida e meno formale: la Corsica. Anche se, qui, Saint-Florent sembra un'eccezione. L'insenatura che corre lungo l'indice dell'isola corsa porta dritta al porto chiuso tra Torre della Mortella e il fiume di acqua salsa che scorre al mare. Un riparo per i venti da sud e da est, ma anche il ritrovo di rocker da ogni parte del mondo, che accorrono qui per la magica Nuits de la Guitare, che dal 16 al 23 luglio si accende per i ritmi incandescenti della musica elettronica. Dalla collina che guarda il porto si vedono gli ordinati filari dalle tinte dorate della Domaine Gentile, che produce una Doc di Muscat du Cap Corse da provare, soprattutto se abbinata ai piatti di Le Petit Caporal, il ristorante di Lucien Benvenuti sulla passeggiata del porto (menu da 50 euro).

Divisa dalla Corsica dalle mitiche e irrequiete Bocche di Bonifacio, la Sardegna è a 10 miglia. Zigzagando tra le isole di Cavallo, Lavezzi, Razzoli, Santa Maria e Budelli, si raggiunge La Maddalena, l'ex base della Marina Militare che oggi ospita uno dei più moderni marina del Mediterraneo. Il Porto Arsenale La Maddalena ha inaugurato la sua prima stagione lo scorso anno, ospitando l'unica tappa italiana della Louis Vuitton Trophy, prestigiosa sfida velica tra i team di Coppa America. Il Resort & Yacht Club, cuore del marina, è un concentrato di tecnologia verde e di design, che ha visto la partecipazione di firme internazionali, come Stefano Boeri, Zaha Hadid, Dominique Perrault e Antonio Marras: dal minimal-chic dell'Arsenale alla schietta cucina del Rifugio dei Peccatori, osteria dove il piatto principe è la cordula (interiora di agnello, ndr) con i piselli (menu da 30 euro). Da qui, tra amarcord e un ripasso di storia, si può fare un salto a Caprera, nella casa di Garibaldi, per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Un buon riparo in rada è Cala Coticcio a nord-ovest dell'isola: attenzione però a fondali bassi e qualche secca. Puntando, poi, verso ovest e doppiando Capo Testa, il maestrale, che spinge fino alla darsena del Marina di Sant'Elmo nelle antiche mura di Alghero, passa al traverso quando si mette la prua in direzione delle Baleari.

Circa 120 miglia separano la costa sarda da Minorca, buen retiro del jetset internazionale. Qui sono di casa Tyler Brûlé, editore e direttore di magazine glam come Wallpaper e Monocle, e il musicista Eric Clapton. Il Puerto de Mahón è in fondo a un lungo fiordo che penetra per 5 chilometri nella costa. Sulle sue banchine, la movida minorchina prende il sopravvento sulla notte; si parte dall'aperitivo, a base di Gin Xoriguer, al Club Maritimo, mentre il tramonto colora le acque del porto, per passare poi al Jardí Marivent al Moll de Llevant, ristorante elegante dove provare la caldereta de langosta, piatto emblema di Minorca (menu da 40, tel. 0034-971369801). Dopo la mezzanotte tutto si sposta al Cova d'en Xoroi, la discoteca incastonata nella roccia con terrazzini a picco sul mare.

Tornando in Sardegna, questa volta a sud, il Marina di Villasimius è una buona tappa per far poi rotta verso la Sicilia. Il porto del Cagliaritano, a ridosso della spettacolare Area Marina Protetta Capo Carbonara, regno di tartarughe e punto di passaggio di balenottere, si è meritato un'etichetta social, grazie all'attenzione dimostrata nei confronti degli armatori con disabilità motorie, con l'installazione di un sistema di sollevamento in banchina. Una delle direttrici più brevi, invece, per sbarcare nelle isole della Campania è dal Porto di Baunei a Santa Maria Navarrese, nel cuore dell'Ogliastra, dove si alternano alte falesie e costa bassa con spiagge bianche fino a Cala Luna, paradiso tropicale dell'isola sarda. Circa 172 miglia e si mette la prua nel Porto di Capri, che il 19 giugno vedrà la celebrata Piazzetta affollarsi di campioni mondiali di nuoto libero, per la storica Maratona del Golfo Capri-Napoli: 32 miglia con lo start all'ombra dei Faraglioni. Verso sud, lasciando scorrere il profilo della costa cilentana, si raggiunge la piccola Acapulco basentana, dominata dalla statua del Cristo Redentore del Porto Turistico di Maratea. Il Bar ed Enoteca Panzardi (tel. 340.8351376) offre un servizio "wine cellar on board" con scelta tra un centinaio di etichette di vini italiani. Infine, ultimo contatto con l'Italia, prima di mettersi in navigazione verso le isole ioniche, è la Sicilia. Sulla costa meridionale, il nuovo porto di Marina di Cala del Sole a Licata (Agrigento), ai piedi del borgo dalle architetture liberty del Monserrato, ha da poco inaugurato i suoi primi 265 posti barca per yacht fino a 70 metri. A est del triangolo siciliano, nel Golfo di Catania, invece, si può attraccare nel Porto dell'Etna a Marina di Riposto: circa 270 miglia dividono da Zante o, in alternativa, si può risalire la costa verso il Salento e passare nelle acque greche in vista di Corfù.

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19 luglio 2011

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