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Irlanda, consigli per lo shopping d'inverno

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Irlanda, consigli per lo shopping d'inverno

Alcuni ragazzi al tavolo di un caffè nel quartiere di Temple Bar (foto Beppe Calgaro)
Alcuni ragazzi al tavolo di un caffè nel quartiere di Temple Bar (foto Beppe Calgaro)

Spirali, nodi, intrecci e croci celtiche. I misteriosi disegni incisi sulle pietre di Newgrange e Loughcrew, celebri siti megalitici irlandesi, diventano motivi – riprodotti in trame di lana – sui maglioni di Cleo. «Da secoli le donne d'Irlanda trascrivono la storia su maglie, sciarpe e vestiti», dice Kitty Joyce, proprietaria del negozio che ha aperto i battenti nel 1936. «E a noi piaceva l'idea di preservare questo patrimonio e vendere capi d'abbigliamento che fossero opere d'arte da indossare». Tutto in questo ex scantinato di Kildare Street, nel cuore della Dublino georgiana, è un inno all'Irlanda: dalla scelta di lana e lino – che vengono dalle isole Aran, dal Donegal e dal Nord del Paese – a quella dei motivi che li decorano. E, soprattutto, l'attenta ricerca delle artigiane che confezionano i capi a mano e che si tramandano il mestiere da generazioni.

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Maglioni in lana grezza, lavorati a treccia e dai disegni geometrici, un tempo usati dai pescatori, si comprano anche da An Púcán Craft Shop, una casa con il tetto di paglia a Kilronan sulle isole Aran. I più classici sono di colori écru o grigio e riportano sull'etichetta il nome di chi li ha lavorati: in passato questo rendeva più facile riconoscere i pescatori che li indossavano e che morivano in mare.

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Nel Donegal si acquista invece il tweed. Qui, ad Ardara, è nato il celebre tessuto e qui si trovano ancora piccole manifatture, come Campbells Tweed Shop, dove si usano i telai manuali in legno. Altro prodotto classico dell'artigianato irlandese è il cristallo, più spesso e robusto di quello boemo. Coppe, caraffe, vasi e bicchieri decorati con motivi incisi a mano si possono comprare direttamente in fabbrica. Tra le più rinomate, Tipperary Crystal a Carrick-on-Suir e Galway Irish Crystal a Galway. Per i musicofili in cerca degli strumenti tradizionali irlandesi tra gli indirizzi da non perdere c'è Waltons Music a Dublino che vende arpe celtiche, flauti, fisarmoniche, bodhrán (tamburi), spartiti e cd con il meglio della musica locale. Waltons organizza anche brevi corsi di due ore per imparare a suonare gli strumenti tradizionali. Il bodhrán, l'antico tamburello celtico in pelle di capra che si percuote con una bacchetta di legno, si compra anche al monastero francescano di Roundstone nel Connemara: qui Malachy Kearns li fa ancora a mano.

Artigianali sono anche tutti gli oggetti in vendita al Cow's Lane Designer Mart, originale mercato di artisti irlandesi di scena ogni sabato nel quartiere di Temple Bar a Dublino. Qui si trovano foto d'autore accanto a borse che riproducono, in splendidi falsi firmati da giovani designer, modelli in voga negli Anni 60 e 70, estrosi gioielli, vestiti e mobili. Retrospect è invece il regno del vintage dublinese e offre tavoli in formica e sgabelli a forma di uovo, lampadari italiani Anni 70 di Venini e Vistosi, mobili e pezzi d'arredo firmati Eames, Bertoia e Miller, orologi e specchi vintage. Impera il modernariato anche da The Brown Envelope, in Francis Street, che affianca alle lampade Anni 50 manifesti dello stesso periodo, bronzi e mobili art déco. Francis Street è soprattutto il regno degli antiquari. Qui si trovano botteghe specializzate in porcellane, vasi, candelabri e oggetti d'arredo che vanno dal XVIII secolo al 1930 (Fleury Antiques), in mobili in stile georgiano (Johnston Antiques), in décor vittoriano e eduardiano (O'Sullivan Antiques), in gioielli Anni 30 e art déco (Rhinestones).

FRA I TESORI DELLA GASTRONOMIA
Il paradiso dei formaggi d'Irlanda si chiama Sheridans Cheesemongers. Si trova a Dublino e custodisce pezzi preziosi e fatti artigianalmente. Sugli scaffali si allineano forme pressate di latte scremato, cagliate acide, paste morbide fatte con latte di mucche frisone, formaggette di pecora pastorizzata e caglio vegetale, cremoso cacio da spalmare. Tutti provenienti da selezionate fattorie e affineur. Ed è possibile anche degustarli sul posto.

Cheddar Cheese
fresco e stagionato si trova anche sui banchi di Hegarty's all'English Market di Cork, il più grande mercato alimentare d'Irlanda. Aperto nel 1788 in un edificio vittoriano, riunisce 140 botteghe che vendono pane, frutta, verdura, formaggi, pesce, insaccati e specialità locali come la drisheen, sanguinaccio di sangue di mucca e pecora, confezionato come una salsiccia e cucinato con una salsa di cipolla, latte e senape. Poco distante The Butter Exchange, il più grande mercato del burro del mondo, oggi trasformato in museo. Sempre Cork vanta il re del cioccolato, O'Connaill. Da non perdere la sua cioccolata calda, i suoi truffles, l'infinita scelta di cioccolatini.

È lavorato all'antica il salmone di Nicky's Plaice a Howth, sulla baia di Dublino. Sul retro del piccolo negozio, che vende solo pesce fresco e conservato, ci sono gli affumicatoi: qui il salmone (biologico e allevato in bacini mobili) viene lasciato a insaporirsi per 12 ore ai fumi del legno di quercia. Una piccola summa della gastronomia irlandese si trova a Ballylickey, lungo la strada che da Bantry va verso Kenmare. Qui, da Manning's Emporium, se ne stanno affiancati pane e affettati, formaggi e vini, conserve e frutta, verdura e marmellate. «Compro tutto da piccoli produttori locali», assicura Val Mannings, il proprietario. Che, ai clienti di passaggio, offre sempre un pezzo di formaggio alla Guinness, un po' di pane casereccio e un misterioso cacio fresco da condire con miele e pesto.

11 ottobre 2011

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