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Spagna, tutti i sapori della tradizione

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Spagna, tutti i sapori della tradizione

Veduta del Palazzo Reale di Madrid (foto Alamy/Milestone Media)
Veduta del Palazzo Reale di Madrid (foto Alamy/Milestone Media)

Tapas, sangria e paella. Ma non solo. La gastronomia spagnola è una delle più ricche e apprezzate al mondo, con varianti spesso diversissime tra loro e sconosciute ai più. Da est a ovest, ecco la top 5 dei gusti tipici e curiosi della Spagna.

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BARCELLONA: FIDEUS A LA CASSOLA
La cucina rispecchia l'essenza multiculturale e lo spirito libero della città. La parola d'ordine è combinare sapori diversi nello stesso piatto, un classico esempio sono i fideus a la cassola.
Una qualità di spaghetti corti con peperoni rossi, braciola o filetto di maiale e salsiccia, per rendere più ricco e complesso il sapore si possono accompagnare anche con cosce di pollo. Moltissimi i ristoranti che offrono questo piatto lungo la Ramblas, al quartiere gotico oppure sul lungomare, tra i più apprezzati dai catalani è Les Quinze Nits (Plaza Reial 6, vai al sito).

VALENCIA: I DOLCI DELLE FESTE
Consigliare la paella valenciana sarebbe troppo scontato, perché Valencia ha una tradizione ricca di dolci spesso sconosciuta ai turisti. Per festeggiare l'arrivo dei Re Magi a gennaio, in tutte le panetterie e pasticcerie della città si prepara il Roscon de Reyes. Questo ciambelline contiene uvetta, frutta candita (verde e rossa in simbolo di smeraldi e rubini) e cannella, ma ci sono anche nuove varianti con cioccolato e ripieno di crema. Nel mangiarlo fate però attenzione: il dolce contiene una sorpresa (trovarla porta fortuna per tutto l'anno). Da non perdere quello preparato dal pasticcere Angel Ferrer Mengod alla Pasteleria Montesol (calle Escultor Jose Capuz 16). E se credete che la festa degli innamorati sia solo a febbraio vi sbagliate, a Valencia si festeggia il 9 ottobre con i Mocadorà de San Dionis: dolci di marzapane dalle forme più svariate racchiusi in un fazzoletto da regalare alla persona del cuore.

MADRID: ELOGIO AL PROSCIUTTO CRUDO
Anche Madrid è un melting pot di sapori nazionali e di influenze estere, di certo però è il prosciutto crudo il vero protagonista di pranzi veloci o aperitivi gustosi. Con pochi euro si può assaggiare il miglior jamon serrano e il più prestigioso jamon iberico, il tutto accompagnato da un bicchiere di cerveza. Dove andare? Il Museo del Jamon (vai al sito) è una catena di piccoli locali diffusi in tutta la città, molto amati da turisti e dalla gente del posto. Li si riconosce a prima vista, grazie alla sfilza di prosciutti appesi al soffitto in bella vista nelle vetrine dei locali. Il prosciutto trova posto anche nella Casa del Jamon (Calle Del Doctor Lozano 16, vai al sito), piccola impresa storica a conduzione familiare dove gustare jamon blanco e iberico delle migliori qualità, volendo anche da comprare e spedire direttamente a casa.

GRANADA: TORTILLA DEL SACROMONTE
Un trionfo di verdure, ortaggi e spezie; in fatto di cucina la tradizione andalusa deve molto alla cultura araba. Un esempio è la tortilla (una specie di frittata più corposa), tra i piatti più diffusi del Paese. Granada ne presenta una sua versione del tutto originale: la Tortilla del Sacromonte, preparata con pane dolce, uova e varietà di carne di vitello. Un piatto ideale per scaldarsi nei freddi inverni della Sierra Nevada, diventato celebre dopo che il re Juan Carlos lo provò al ristorante Los Manueles (Calle Reyes Católicos 52, vai al sito). La versione più leggera (con meno ingredienti) è la Tortilla paisana.

SIVIGLIA: LA CODA DI TORO
Servire la saporita coda di toro (o rabo de toro) nei locali vicini alla Plaza de Toros è un classico della tradizione sivigliana. È considerata una tapas, e si può trovare servita all'aperitivo. Per mangiare la migliore, cucinata secondo la ricetta "della maestranza", bisogna andare nel quartiere di Santa Cruz, a Casa Carmelo (Calle Gloria 6,) locale tipico e sempre molto affollato, oppure al Restaurante Santa Cruz (Plaza de los Venerables), dove godere dell'atmosfera accogliente e respirare la classica tradizione andalusa.

7 gennaio 2013

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