Un voto a Dio e l'oro del Brasile. A questo si deve l'imponente convento reale che re Giovanni V di Portogallo fece costruire nel Settecento nella cittadina di Mafra.
«Quasi grande come Dio è la basilica di S. Pietro di Roma che il re sta erigendo», scrive José Saramago nel Memoriale del convento, libro dedicato al Portogallo del XVIII secolo e al sovrano Don João che, all'epoca 22enne, aveva offerto a Dio la costruzione di questo monumentale edificio barocco per avere un figlio.
La cittadina di Mafra, a nord di Lisbona, dista circa un'ora d'auto dalla capitale. Mafra può essere la prima tappa di un piccolo itinerario che parte da qui, tocca Sintra, passa per le spiagge amate dai surfer e per il promontorio Cabo da Roca, e tocca Cascais.
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Il memoriale del convento di Mafra
Trentottomila metri quadri di superficie. 1200 stanze e una trentina di cortili interni. Sono questi i numeri del grandioso palazzo di Mafra, edificio che ospita il palazzo reale, la basilica, il convento e uno degli ospedali più moderni dell'epoca.
Un'opera faraonica realizzata nel momento di grande splendore per il Portogallo con le casse piene dell'oro che fluiva dall'America Latina. Il modello? Ovviamente la Roma papale perché «in un re sarebbe difetto la modestia», scrive sempre Saramago.
Splendidi gli appartamenti del re, più sobri quelli della regina. La sala del trono è un trionfo di affreschi, specchi e lampadari. Tutto nei colori dell'oro e del rosso. Bellissima, poi, la biblioteca con i suoi 40mila libri.
Sintra, parchi e palazzi reali
Seconda tappa a Sintra, città monumentale ricca palazzi storici e circondata dalla vegetazione.
La città, a una trentina di km da Lisbona, è stata per secoli luogo di villeggiatura della nobiltà portoghese e della famiglia reale che qui ha costruito chiese e palazzi. Tra i suoi tanti ammiratori si conta anche Lord Byron. Sintra, dal 1995, è patrimonio Unesco.
Arrivati in centro città si nota ancora il bell'impianto medievale della città vecchia. Qui - sulle stradine, i palazzi antichi e le tante boutique - domina il Palazzo Nazionale.
Le vicende del palazzo sono legate alla storia del Portogallo. Quando Alfonso Henriques, nel 1147, sconfisse gli arabi che governavano da tre secoli, in questo luogo sorgeva la sede dei governatori musulmani. Lo stile del palazzo risente della sua origine araba ma l'edificio è stato ampliato e rimodellato nel corso dei secoli. Si ammirano così diversi stili architettonici e decorativi ma soprattutto il mudéjar, sintesi tra arte cristiana e arte musulmana.
Belle le pareti coperte da azulejos, tra i più antichi del Portogallo, la sala delle armi con soffitto a cassettoni con gli stemmi delle famiglie nobili portoghesi e poi patii e fontane.
L'ultima ad abitare qui fu Maria Pia di Savoia, ultima regina di Portogallo.
A quattro km dal centro storico merita una tappa anche il Parco di Monserrate, con i bei giardini di piante esotiche, e il palazzo omonimo in stile eclettico con influenze gotiche, indiane e moresche.
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11 settembre 2015
Portogallo, sulla strada da Mafra a Cascais. Parte II
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