Investire oggi. Per cambiare il domani.
Cosa significa ESG per gli investimenti azionari?
Perché riteniamo che i fattori ESG siano così importanti? Semplice: perché aiutano a prendere decisioni d’investimento a lungo termine più consapevoli per gli investitori. Integrando le considerazioni di natura ambientale, sociale e di governance nell’attività di ricerca e nel processo decisionale, è possibile comprendere meglio i rischi e le opportunità di un investimento.
Per questo motivo, oltre agli indicatori finanziari di una società, in Aberdeen Standard Investments analizziamo anche una serie di ulteriori fattori ESG. Questi comprendono il consumo di energia, la gestione dei rifiuti, l’eterogeneità del consiglio di amministrazione, il modo in cui vengono trattati i dipendenti e il quadro di governance interna.
Cerchiamo inoltre di comprendere il contesto sociale, politico e normativo in cui l’azienda opera, poiché queste informazioni sono fondamentali in un mondo in cui le relazioni e le catene di fornitura sono ormai globalizzate.
Il coinvolgimento attivo con la società in cui investiamo è un elemento fondamentale di questo processo e consiste nell’instaurare un dialogo diretto con società, autorità di regolamentazione, clienti, esponenti accademici e molte altre controparti.
Lo scopo finale è delineare un quadro quanto più completo possibile. Non facciamo parte dei cosiddetti investitori attivisti, tuttavia crediamo nell’active investing: per questo organizziamo anche incontri diretti con le realtà aziendali a integrazione dei nostri voti durante le AGA e dei feedback che forniamo ai management aziendali riguardo a strategia, esecuzione e altre tematiche. Siamo convinti che questo intero processo ci permetta di prendere decisioni più informate su un dato investimento.
Nonostante tale premessa, l’esperienza insegna che è difficile individuare un legame diretto tra buone pratiche ESG e performance finanziaria. Tuttavia, i dati recenti appaiono incoraggianti. Per esempio, l’analisi BAML ha rivelato una sovraperformance degli indici ESG europei rispetto agli indici non ESG tra il 1 gennaio e il 1 settembre 2020. Allo stesso tempo, i 50 titoli più popolari (o sovraponderati) nei fondi ESG hanno sovraperformato i 50 titoli più impopolari (o sottoponderati) del 20% circa nello stesso periodo.
Esistono anche evidenze in base alle quali i fondi orientati ai fattori ESG presentano un rischio di ribasso più moderato. Morningstar ha messo a confronto la performance di quasi 11.000 fondi orientati all’ESG con i risultati dei fondi tradizionali. È emerso che i fondi che integrano criteri ESG non solo hanno generato una performance in linea con i fondi tradizionali, ma sono stati anche caratterizzati da una deviazione al ribasso inferiore del 20%. Questi fondi sono risultati anche più stabili durante le fasi di marcata volatilità dei mercati.
Si tratta di un esito assolutamente realistico. Le società con buoni parametri ESG tendono a essere, per definizione, gestite e amministrate meglio rispetto a quelle con parametri ESG più vacillanti.
Per gli investitori, l’attività di verifica addizionale che un processo d’investimento integrato con fattori ESG porta con sé determina un naturale orientamento verso società di qualità più elevata. A caratterizzare queste realtà sono generalmente modelli di business sostenibili, una forte cultura aziendale e bilanci solidi. In altre parole, si tratta di quelle società che generalmente sono meglio equipaggiate per affrontare le fasi di ribasso dei mercati.
Già prima della crisi da Covid 19, i fattori ESG avevano iniziato ad acquisire un’importanza crescente tra gli investitori. A conferma di ciò, anche nel Rapporto 2020 del World Economic Forum, a dominare la classifica sono stati i timori ambientali. È facile capire il perché: gli effetti devastanti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti.
La risposta più concreta alle preoccupazioni è stata quella dell’Unione Europea, che di recente ha annunciato un Green Deal ecologico da 1.000 miliardi di euro, con il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni zero per i 27 paesi dell’UE al 2050 e un abbattimento delle emissioni del 40% entro il 2030. Lo scopo è innalzare la qualità della vita rendendo l’aria più pulita, migliorando le condizioni di salute e tornando a un mondo più sostenibile – senza ridurre il livello di prosperità.
Per realizzare questo obiettivo saranno necessarie importanti innovazioni in tutti i settori, dalle energie rinnovabili ai sistemi di cattura del carbonio, dagli edifici sostenibili ai veicoli elettrici. Fortunatamente, le aziende europee sembrano essere all’altezza del compito.
Per esempio, nell’ambito delle costruzioni, Kingspan, con sede in Irlanda, produce isolanti e rivestimenti utilizzati per costruire edifici ad alte prestazioni che permettono di risparmiare più energia, riducendo inoltre le emissioni di carbonio e gli sprechi d’acqua. In termini concreti, tra il 1993 e il 2018 questi isolanti hanno permesso di ottenere un risparmio totale di energia equivalente a 110 milioni di barili di petrolio o 20 milioni di auto sulle strade.
Un altro nome degno di nota è Ørsted, compagnia elettrica multinazionale svedese e maggiore produttore di energia eolica offshore in Europa. La società ha deciso in breve di interrompere le attività incentrate sull’oil&gas e di dire addio al carbone (entro il 2023), per passare a un programma interamente rinnovabile. In quest’ottica, prevede di aumentare la propria capacità di produzione di energia eolica offshore di circa cinque volte, raggiungendo un volume di 11 GW entro il 2025.
Riteniamo che l’integrazione di fattori ESG ci permetta di prendere decisioni d’investimento a lungo termine vincenti per i nostri clienti. Significa che possiamo comprendere meglio le realtà in cui investiamo. Fra queste figurano anche quelle società europee che potrebbero essere decisive nel permetterci di cogliere l’opportunità di creare un mondo più equo e sostenibile. Possiamo fare tutto questo e, allo stesso tempo, aiutare voi a raggiungere i vostri obiettivi finanziari.
BEN RITCHIE, HEAD OF EUROPEAN EQUITIES
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Questo articolo fa parte della serie "Investi oggi. Per cambiare il domani. ESG per fare la differenza" in cui Aberdeen Standard Investments intende illustrare perché l'analisi ESG è importante, qual è il suo approccio verso queste tematiche, e come esso venga recepito dai team di investimento in azioni europee e nel debito dei mercati emergenti.
La nostra serie di articoli prosegue nelle prossime settimane con uno sguardo al 2021 e oltre, ci chiederemo cosa si delinea all’orizzonte per le azioni europee, mercati emergenti e gli investimenti ESG. Nel frattempo potete leggere gli articoli precedenti e le informazioni a riguardo contenute nella pagina Investimento Responsabile.
Le società menzionate sono state scelte solo per scopi illustrativi al fine di mostrare lo stile di gestione degli investimenti qui descritto e non come raccomandazione d’investimento né indicazione della performance futura. Capitale a rischio.
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Nell’analisi creditizia dei mercati emergenti (EM) ci si affida perlopiù a variabili economiche e finanziarie tradizionali, quali debito pubblico, inflazione, deficit fiscali e saldi delle partite correnti.
A questi, si aggiunge il rischio politico, un fattore chiave in grado di influenzare l’affidabilità creditizia dei governi. Da tempo, però, numerosi investitori professionisti riconoscono l’importanza di affiancare anche una valutazione dei fattori ambientali, sociali e di governance quando si esamina l’affidabilità di un emittente in aree geografiche emergenti.
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Investire in modo responsabile significa offrire valore ai clienti e il nostro approccio in materia ESG si articola in due momenti fondamentali. In primo luogo, nella fase di investimento, laddove utilizziamo i fattori ESG per capire dove sia meglio orientare le nostre scelte. Per farlo, integriamo le considerazioni ESG nel nostro processo di ricerca, di analisi e decisionale.
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Per dare un volto al nostro approccio ESG, proporremo qui due storie d’investimento esemplificative di come questa scelta ci permetta di comprendere in maniera olistica i rischi e le opportunità di ogni investimento. Attraverso tutte le asset class, i settori e le aree geografiche.