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ONE MOMENT CAN CHANGE THE GAME

LA FINANZA PERSONALE E LE DONNE: IMPARARE DA UNA “FEARLESS GIRL”

Nel 2018 uno studio di PIMCO ha reso noto che negli Stati Uniti per la prima volta le donne hanno superato gli uomini nella gestione della finanza personale, arrivando a controllare il 51% della ricchezza privata. Nello stesso anno uno studio McKinsey fa emergere che le donne americane costituiscono il 47% della forza lavoro e sono responsabili dell'avvio del 41% di nuove imprese. Sono dati impressionanti, accostati anche al rilevamento che le aziende con i team dirigenziali a più alta gender diversity avrebbero il 21% di probabilità in più di ottenere una redditività superiore alla media.
L’Italia non fa eccezione: secondo i dati di Industry Lead Financial Services Gfk Italia, il numero di donne capofamiglia di età compresa fra 35 e 54 anni è aumentato del 78% dal 2000 al 2014. Non solo: la percentuale di patrimoni superiori a 50mila euro detenuta dalle donne sarebbe in linea con quella maschile, con un 15% di donne capofamiglia con un patrimonio considerato “affluent” contro il 18% degli uomini.

Questi dati raccontano la crescita non solo del potere economico delle donne: è aumentata la capacità delle donne di generare reddito e di conseguenza il loro impatto sul mercato, ma soprattutto la consapevolezza di un ruolo attivo, molto più che in passato, nella realizzazione di un’indipendenza che ha un sapore non solo economico. Si tratta di un fatto culturale. Un processo per il quale le donne stanno cambiando profondamente l’approccio con la propria capacità di gestire le risorse finanziarie, personali, familiari e in ambito professionale.

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Scegliere con coraggio

“Fearless Girl” è un’opera d’arte comparsa nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2017, quasi di nascosto, a Wall Street: una scultura di bronzo alta 1,20 metri e raffigurante una ragazzina che con sguardo e posa fiera sta davanti allo storico Toro, simbolo di un potere finanziario fino a oggi ancora molto maschile. L’opera avrebbe dovuto rimanere esposta per una sola settimana ma, grazie anche al successo mediatico, è ancora lì. Certo la ragazzina deve ancora crescere, fare esperienza, diventare adulta. Ma ciò che conta è che non abbia paura, e stia coraggiosa e salda a prendere in mano una situazione che la farà sentire sempre più forte. Perchè l’indipendenza economica è l’evidenza di qualcosa di più profondo che ha a che fare con autostima, consapevolezza, autoefficacia. Basti pensare che nel quadro del progetto europeo “WE GO!” (acronimo di Women Economic-independence & Growth Opportunity) si è rilevato che l’82,5% delle donne che si rivolge ai Centri Anti Violenza ha un basso livello di autonomia economica.

Come imparare a gestire le proprie finanze in modo consapevole ed efficace? Quali sono i primi passi da compiere? Esistono tools e strumenti, tutti da scoprire, come per esempio il kakebo: inventato nel 1904 da Motoko Hani, figlia di un samurai e prima direttrice donna di una rivista femminile in Giappone.

Il kakebo è una sorta di agenda a cui i giapponesi affidano i propri conti domestici, utile per riflettere sulle abitudini di spesa e imparare a migliorare la gestione economica. Ma è solo uno degli strumenti possibili. Importante è realizzare la verità di quanto afferma Bruno Zanaboni, segretario generale Associazione Italiana Private Banking: “L’universo femminile ha dimostrato talento nell’amministrare il patrimonio della famiglia, risparmiando sempre, anche durante la crisi economica”.  Per le donne è giunto il momento di prendere consapevolezza del proprio ruolo per un approccio alla finanza personale ponderato ed equilibrato, dove il denaro, la felicità e il benessere sono componenti altrettanto fondamentali.

Visa è accanto alle donne che contribuiscono in modo determinante a realizzare questo nuovo ruolo femminile in ambito finanziario. L’empowerment passa anche attraverso l’affermazione della propria capacità decisionale, sia nella quotidianità domestica che in un orizzonte più ampio e professionale. Per sostenere le donne che scelgono con coraggio, Visa è sponsor del campionato del mondo di calcio femminile che si è tenuto in Francia dal 7 giugno al 7 luglio.

Le strade per l’empowerment femminile

 

LE STRADE PER L’EMPOWERMENT FEMMINILE

Nel 1946 Simone De Beauvoir scriveva: “Donne non si nasce, si diventa”. In questa frase è riassunto il senso di ciò che si intende per empowerment femminile. Nascere donna significa essere inquadrate in dei presupposti culturali di cui è necessario liberarsi per raggiungere un livello più profondo di consapevolezza, partecipazione, condivisione delle responsabilità.

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L’imprenditorialità al femminile in italia

 

L’IMPRENDITORIALITÀ AL FEMMINILE IN ITALIA

Continua a crescere il numero di imprese femminili: nel 2018 erano 6mila in più rispetto all’anno precedente e confrontando il dato con il valore di cinque anni fa sono aumentate del 2,7%. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Unioncamere, che ha censito in Italia più di un milione e 300mila aziende con a capo una donna, rappresentando circa un quarto del totale.

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Il calcio femminile, una leva per la crescita sociale

 

IL CALCIO FEMMINILE, UNA LEVA PER LA CRESCITA SOCIALE

Negli Stati Uniti già dagli anni Settanta si è scoperta la connessione tra l’attività fisica e il benessere psicologico. Secondo la comunità medica internazionale, praticare sport agisce positivamente sull’umore, rilassando e riducendo gli stati d’ansia. Da una parte perchè, ad esempio, focalizzarsi su un obiettivo e una prestazione di tipo fisica, ha un potere distraente maggiore rispetto ad altre modalità di tipo più intellettuale.

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