| Domina il segno meno sull'S&P/Mib. Si mantengono in positivo Mediaset (+1,57% a 6,94 euro), dopo l'intervista dell'ad, Giuliano Andreani, al Sole 24 Ore e Alitalia (+0,48% a 0,886 euro), mentre e' appena iniziato il cda. Il manager del Biscione ha parlato di una buona raccolta pubblicitaria nel quarto trimestre che sostiene il fatturato dell'intero anno. Scivolano i bancari, guidati al ribasso dalla Bpm (-1,59% a 9,74 euro), peggiore tra i titoli a maggiore capitalizzazione. L'istituto milanese appare quello piu' penalizzato dallo stop in Parlamento alla riforma delle banche popolari. In rosso anche Unicredit (-1,58%), Mps (-1,42%), Ubi Banca (-0,97%), dopo l'avvio di copertura con giudizio 'hold' da parte di Ing, e il Banco Popolare (-0,93%), dopo la buona performance della vigilia. Scivola sui realizzi Fondiaria-Sai (-1,19%) e ancora vendite su titoli industriali come Fiat (-0,93%) e Buzzi Unicem (-1,51%). Bancari e industriali sono deboli anche nel Midex dove Indesit Company perde il 2,28% e Banca Italease l'1,89%. Tra gli altri balzo di Digital Bros (+7% a 5,81 euro) dopo aver alzato le stime 2007-2008 a seguito dell'accordo siglato con la russa 1C Games, mentre tenta il recupero Aicon (+3,65% a 2,1425 euro), dopo le massicce vendite dei giorni scorsi. In luce anche un altro titolo del settore navale come D'Amico (+2,38% a 2,93 euro). Di segno opposto Aegon (-4,36% a 12,07 euro). In Europa, a Parigi scivola Arcelormittal (-2,20%), peggiore del Cac40 dopo la conclusione di un accordo con gli azionisti di riferimento dell'acciaieria cinese China Oriental Group, di cui gia' detiene il 28%, per salire fino al 73,13% "al momento opportuno". Deboli anche Dexia (-2,02%), e Renault (-1,94%). A Francoforte, nel Dax30 si mantiene in lieve rialzo solo Adidas (+0,30%), guidano i ribassi Sap (-1,71%), Daimler (-1,57%) e Lufthansa (-1,44%). A Londra affondano i bancari: Hbos (-4,50%), Rbs (-3,68%), Alliance & Leicester (-3,43%) e Barclays (-2,88%). |