Usare la bici in inverno? Si può. Ecco come
Le prime piogge sono già arrivate. E poi freddo, nebbia, neve e ghiaccio. Per i ciclisti urbani è arrivato davvero il momento di lasciare la due ruote e organizzarsi con mezzi di trasporto alternativi?
di Matteo Scarabelli
2. Punti critici: testa, mani, piedi

(Corbis)
Attenzione alle estremità, soprattutto testa e mani. Il casco è già una copertura che si può rinforzare con un cappellino (sottile), una fascia o un paraorecchie. Per la pioggia, ma funziona anche contro il freddo, può essere utile il sopracasco: una specie di kway da mettere al normale caschetto per renderlo impermeabile. I guanti ideali sono quelli da ciclismo: caldi, impermeabili e con inserti nei punti strategici che assicurano sempre un buon grip sulle manopole del manubrio e le leve dei freni che possono diventare scivolose quando sono bagnate. Da evitare assolutamente quelli da sci (per non parlare delle muffole), troppo voluminosi. E infine i piedi. Le scarpe impermeabili non mancano ma la pioggia, oltre a bagnare, ha il brutto vizio di lasciare un gran sporco. Un cambio scarpe, è il miglior di risolvere il problema. Se non è possibile, ci sono sempre i vecchi stivali di gomma.
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