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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2012 alle ore 12:59.

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Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon, conquista il titolo di businessperson dell'anno assegnato da Fortune. A 48 anni ha costruito un impero a partire da una libreria online. La rivista economica bisettimanale descrive uno stile di management con un focus sugli utenti: è il punto di partenza di una strategia di innovazione "oceano blu" che privilegia nuove idee ed evita la competizione con gli avversari.

La parola scritta diventa un filo conduttore del suo percorso imprenditoriale, unito con l'intuito per un'anticipazione sui tempi. Fonda la libreria online Amazon nel 1994 quando la rete internet viene aperta all'accesso pubblico: sarà un modello per la teoria della "coda lunga" che porta alla luce le richieste di tante piccole nicchie di lettori. È capace di trasformare l'ereader Kindle in un volano per la vendita di ebook. Sfida l'iPad di Apple, ma riduce le dimensioni della tavoletta digitale Kindle Fire a sette pollici in diagonale, avvicinandola alle dimensioni della copertina di un libro tascabile.

È meno presente sotto i riflettori rispetto a un'altra figura carismatica: Steve Jobs, ex numero uno di Apple scomparso un anno fa. Amazon, poi, ha ampliato i confini oltre gli scaffali digitali. Le sue infrastrutture informatiche di cloud computing sono una spina dorsale per startup e imprese che operano sul web, come ad esempio l'applicazione per le fotografie Instagram. Bezos ha stupito quando ha dichiarato che la vendita di prodotti hardware, come ereader e tablet, non mira a generare profitti, ma a costruire una piattaforma di distribuzione per Amazon che arriva nelle mani degli utenti.

Tra i primi dieci della classifica stilata da Fortune sono altri cinque i leader di aziende high tech. Tim Cook, amministratore delegato di Apple, è secondo e ha trasformato il gruppo di Cupertino nella società con più elevata capitalizzazione a Wall Street. Quinto il ceo di Samsung, Oh-Hyun Kwon: l'azienda coreana è impegnata in una battaglia legale con Apple ed è la prima nella vendita globale di dispositivi mobili. Può contare sull'alleanza con il sistema operativo Android. Il ceo di Google, Larry Page, è sesto nella lista di Fortune e negli ultimi mesi ha avviato una profonda ristrutturazione ai vertici. Sono in terza posizione due amministratori delegati: Brian Roberts, numero uno di Comcast, e Steve Burke, alla guida di Nbc Universal e vicepresidente di Comcast. Quarto nell'elenco è il ceo di Ebay, John Donahoe.

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