Google alla guerra delle tasse: ecco perché può dribblare il fisco e continuare a vivere felice
Apple sotto inchiesta, Google, Amazon e Facebook nel mirino del fisco di mezza Europa con l'accusa di aver creato un sistema perfetto (e a prova di legge) di elusione fiscale. Se acquistiamo un Nexus 5 quanto verserà Google al fisco italiano?
di Alberto Magnani e Alberto Annicchiarico
5. Google alla guerra delle tasse/Dove vanno i capitali americani all'estero?
![](http://i.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/Immagini/ArticleGallery/Notizie/2013/11/Ritagli/google-play-ansa-U10429899996FaG--672x351@IlSole24Ore-Web.jpg?uuid=b90eb060-4ddb-11e3-8655-a827884e0096)
Fino al 2012 i capitali delle società americane all'estero ammontavano a 166 miliardi per le maggiori 60 società americane, pari al 40% dei loro profitti globali. Che fine fa questa enorme liquidità, accumulata all'estero dai big del web, ma anche dalle multinazionali farmaceutiche e industriali? Non vengono formalmente rimpatriati, altrimenti dovrebbero pagare le tasse. Tutti questi soldi vengono reinvestiti all'estero o semplicemente parcheggiati.
Ma esistono zone grigie, ad esempio giri di prestiti e acquisizioni, che di fatto hanno consentito talvolta rimpatri esentasse. Una tax holiday, nel 2004, consentì il rimpatrio negli Stati Uniti di quasi 400 miliardi con un'aliquota pressoché simbolica del 5,25%. Una specie di scudo fiscale, ben noto ai contribuenti italiani. Dovrebbe rimanere un'una tantum. Quanto alle strategie di elusione all'estero, i vari Double Irish e Dutch sandwich assieme al transfer pricing sul valore dei brevetti - trasferimenti di beni, servizi e royalties tra imprese di uno stesso gruppo residenti in stati diversi - compiono legalmente il miracolo.
Il caso di Apple è stato forse ancora più eclatante di quello di Google: la sua controllata irlandese non esiste neppure dal punto di vista fiscale, perché agli occhi dell'Irlanda sarebbe tassabile solo se controllata e gestita in loco, mentre per gli Usa conta il fatto che fisicamente si trovi all'estero. (Marco Valsania)
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