Il risparmio sotto l'albero: ecco cosa regalare ai propri figli per il loro futuro

I lavoratori aderenti a un fondo pensione possono versare i contributi anche in favore dei propri figli. I versamenti sono deducibili dall'Irpef entro un tetto massimo di 5.164,57 euro, limite che include la contribuzione del lavoratore stesso. Tra i vantaggi principali, vi è la possibilità di avviare da subito un piano previdenziale per i figli, che garantirà rendite molto elevate nel lunghissimo periodo. Anche la tassazione è particolarmente conveniente: il 15% che si paga al pensionamento (e che scende al 9% per periodi di adesione lunga) è ben inferiore alla normale aliquota sui rendimenti finanziari del 20%. I fondi pensione così come i fondi sanitari, essendo strumento di Welfare, sono esentati dall'imposta di bollo dell'1,5% e che dovrebbe salire al 2% con la legge di stabilità. Inoltre, è possibile richiedere delle anticipazioni entro un tetto massimo del 75% dei contributi versati, alle seguenti condizioni: in caso di spese sanitarie o a seguito di gravissime situazioni per il titolare o la famiglia, con imposta del 15% (ridotta dello 0,30% per ogni anno eccedente il 15esimo di partecipazione al fondo, sino a un minimo del 9%); dopo otto anni dall'adesione al fondo, per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa di abitazione del lavoratore o dei figli, con imposta del 23%; dopo otto anni, fino al 30% dell'importo, per ulteriori esigenze, sempre con imposta del 23%.