House Ad
House Ad

Private Banking

My24

Finanza e Mercati In primo pianoPiù forte l'attenzione all'impresa

Il dossier contiene (none) articoli
Torna alla home del dossier

Più forte l'attenzione all'impresa

Il mondo dell'impresa e le esigenze dell'imprenditore, le risorse della prima e il patrimonio del secondo. È intorno a questo molteplice universo che negli ultimi tempi sono sempre più concentrati gli intermediari del private banking. Non è certo una novità perchè l'imprenditore è da sempre un target di riferimento importante.
Si stima che in Italia il family business degli imprenditori abbia un'incidenza del 70% sul Pil totale delle imprese (tra le Pmi il 99% è costituito da imprese familiari). Ma quanto accaduto in Italia (la crisi finanziaria, il credit crunch, l'impennata fiscale) apre nuove opportunità strategiche per questi intermediari. Infatti, «sta emergendo l'esigenza di forme di investimento non convenzionali, per tipologia e per settori, con un'attenzione sempre maggiore all'economia reale», dice Fabio Candeli, ad di Banca Profilo. Si pensi ad esempio all'interesse che sta suscitando il tema dei minibond, strumenti pensati per le Pmi non quotate per reperire risorse da destinare al proprio sviluppo sul quale si stanno concentrando gli sforzi di molti operatori. Ma non solo.

Successioni e passaggio generazionale sono temi di particolare rilevanza: il 53% delle aziende a conduzione familiare si trova ad affrontare la complessità del passaggio generazionale in quanto ai vertici molti imprenditori hanno più di 60 anni. «Gli imprenditori rappresentano oltre il 20% del totale dei nostri clienti (oltre 35mila) – spiega Matteo Benetti, a capo del private banking Credem –. La grande maggioranza di questi è cliente, oltre che a livello personale e familiare, anche come azienda, di cui è socio o proprietario. In un contesto in cui la crisi economica ha reso le imprese e le famiglie finanziariamente più fragili, le tematiche inerenti agli eventi successori e al passaggio generazionale stanno catalizzando le attenzioni di molti. Gli strumenti messi a disposizione dalla legge sono molteplici ma è fondamentale pianificare attentamente la modalità attraverso cui realizzare il passaggio. Con il nostro family planning identifichiamo la struttura societaria più efficace per garantire stabilità delle quote di partecipazione dei rami familiari, suggerire meccanismi di funzionamento per disciplinare i rapporti tra i soci, affinare e formalizzare l'iter più efficiente ed efficace di coinvolgimento dei membri più giovani nella gestione aziendale, valutare la cessione di partecipazioni». Per una banca come Credit Suisse il target imprenditore è il 50% della clientela, «la più interessante nel segmento ultra high net e keyclient; a lui ci proponiamo come una one bank – spiega Stefano Vecchi, ai vertici dell'istituto – vale a dire una banca che lo segue dai temi dell'investment banking a quelli del private banking. Di fronte alla richiesta del cliente di operare sia lato equity sia lato debito entra in azione un servizio di corporate advisory che potrà aiutarlo a trovare le opzioni strategiche più importanti per la sua azienda (acquisire nuovi capitali, aprirsi a nuove opportunità, andare su piazze estere, etc) e poi c'è il tema del debito. Qui la banca ha migliorato la sua offerta negli ultimi anni (dal credito lombard alle soluzioni per valorizzare il patrimonio immobiliare, oppure pensare all'emissione di un bond o ricorrere al crowdfunding)».

A questo segmento guardano con interesse anche alcune reti di promotori che hanno la divisione wealth. La divisione di WM di Azimut ha lanciato di recente Libera Impresa. «Ad oggi dei 20mila liberi professionisti nostri clienti circa la metà sono interessati a questi progetti– spiega Paolo Martini a capo della divisione – oltre naturalmente a tutti i servizi e i prodotti di Wealth Management del gruppo. Visto il nostro posizionamento ci aspettiamo di crescere in maniera decisa e raddoppiare il numero nei prossimi cinque anni. Tra i servizi più richiesti ci sono finanziamenti sotto varie forme per lo sviluppo delle imprese, supporto per il passaggio generazionale, consulenza fiscale, idee di investimento alternative e dedicate a una gestione dinamica di qualità».

Dalla collaborazione tra Banca Generali e il family office Tosetti Value è nato un servizio destinato agli imprenditori con il quale in modo indipendente il cliente riesce ad avere un radiografia attenta di tutta la sua posizione complessiva finanziaria e societaria. «È utile per valutare cosa può o non può fare con i diversi interlocutori – spiega Gian Maria Mossa, condirettore generale di BG.– È un servizio disponibile solo per chi ha dai 10 milioni in su e soprattutto ha molti rapporti bancari complessi (debito, credito, investimenti) da districare».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Altri Dossier Raccomandati

Dossier Dossier

Leggi di più
Dossier Rapporto Puglia

Rapporto Puglia

Leggi di più
Dossier

Più start-up con il Sole

Leggi di più
(Afp) (robertharding)
Dossier I Panama Papers

I Panama Papers

Leggi di più
Dossier Lettera al risparmiatore

Lettera al risparmiatore

Leggi di più
Dossier

AUTORI_LE STRADE DELLA...

Leggi di più
Dossier Rapporto Food & Wine

Foof & Wine

Leggi di più
Dossier

I 150 anni del Sole 24...

Leggi di più
 (Alamy Stock Photo)
Dossier

Franchising

Leggi di più
Dossier Il tesoro in soffitta

Il Tesoro in Soffitta

Leggi di più