La fuga delle start up: ecco perché i talenti spiccano il volo per Silicon Valley
Ingegneri, startupper, baby programmatori, imprenditori illuminati. Talenti che vogliono fare una start up. Se ne vanno dall'Italia. Prendono il primo volo per Silicon Valley, la Mecca della tecnologia. Qui trovano quello che in Italia non c'è: capitali, competenze, ottimismo. Non sono mossi dalla pura logica del profitto, seguono le logiche di chi vuole cambiare il mondo. E solo in Silicon Valley puoi trovare qualcuno che ti dà i soldi per farlo. «Arrivano tutti con un sogno da realizzare e sanno che non c'è altro posto al mondo in cui potrebbero farcela».
di Eleonora Chioda
2. La fuga delle start up / Da Latina a San Francisco: viaggio (per ora) di sola andata
Franco Petrucci
Un altro viaggio (per ora) di sola andata è quello di Franco Petrucci, 47 anni. Founder e CTO di Decisyon, l'azienda è stata incubata nel 2012 in Silicon Valley e ha ottenuto il più grande finanziamento ricevuto da un'azienda italiana negli USA in questi ultimi anni. Quindici milioni di dollari dal fondo Axel Johnson Inc.
Ha inventato un sistema informatico che analizza i dati di un'azienda da fonti diverse (le preferenze dei clienti sui social network, i commenti dei fornitori nelle e-mail ricevute, la velocità nel produrre un prodotto o nello spedirlo). In tre anni la sua startup è diventata una realtà con 300 clienti, si è spostata a Stamford, Connecticut, e ha nuove sedi in apertura oltreoceano (Palo Alto) e in Europa. «Se fossimo rimasti a Latina non saremmo cresciuti così tanto e in così poco tempo. Sono partito quando ho capito di avere in mano un software dalle grandi potenzialità. Nessuno compra un software italiano. E poi ci servivano soldi, che in Italia non ci sono. E soprattutto manca un ecosistema dell'innovazione. Che è fatto di talenti, startup, abbondanza di capitale di rischio, cultura imprenditoriale». La buona notizia è che il baricentro di Decisyon è a Latina, dove i dipendenti sono 100 ingegneri italiani che arrivano dalla Facoltà di Ingegneria e Informatica de La Sapienza. Tornare in Italia a fare impresa? «Sì, per i nostri ingegneri che sono i migliori al mondo. Ma mancano capitali di rischio per chi intraprende e ci vorrebbero regole più facili da seguire per chi vuole creare un'azienda» aggiunge Petrucci.
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