Bali, gli Emergenti cercano di rianimare il Doha Round
Cina, Brasile, India vogliono rianimare ciò che resta del Wto, almeno a livello di negoziati commerciali tra i Paesi aderenti. Partito il 2 a Bali, in Indonesia, fino al 6, la nona sessione del Round Doha Development Agenda (Dda), bloccato dal 2008. La delegazione italiana è guidata dal viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda. I cosiddetti Paesi emergenti giocheranno tutte le loro carte per portare a casa il massimo del risultato
dalla nostra corrispondente da Pechino Rita Fatiguso
2. Bali round/Nove decisioni
(Epa)
Ci sono in ballo nove decisioni che riguardano aspetti laterali del Doha round.
Un accordo Wto sulla facilitazione al commercio; tre decisioni in tema di agricoltura (Decisione sui programmi pubblici di stoccaggio per finalità di sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo), la dichiarazione su Sussidi allE ESPOrtazioni (export competition), la decisione sulla Gestione delle quote tariffarie (TRQs). Poi ci sono decisioni in tema di sviluppo, indirizzate ai Paesi meno avanzati , deroghe in tema di servizi, regole di origine preferenziali, il cotone, Importazioni dai Pma Duty free/Quota free, Meccanismo di monitoraggio sul trattamento speciale e differenziale. Oltre al Bali Package, i Paesi Omc, sono chiamati a confermare due decisioni in scadenza (non Dda) : il rinnovo della moratoria sull'e-commerce e quella sulle non-violation complaints del TRIPs. Inoltre dovrebbe essere adottata una dichiarazione per accelerare le ratifiche e rendere così operativo l'accordo plurilaterale sugli appalti pubblici di Ginevra del 2011.
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