Calcio: mele (marce), quaderni, mutande e valzer. Un anno di miserie e nobiltà del pallone
Nessun pronostico in questa carrellata del 2013, ma uno sguardo, nel pieno rispetto dell'alfabeto, alle voci, ai nomi, alle storie, alle miserie, alle speranze dell'anno del pallone che sta per lasciarci. Un po' meno attenti alle tattiche di gioco e un po' più a quanto si agita dentro e intorno al calcio. Con le sue infinite miserie e qualche nobiltà. E con la nostra irrazionale passione.
di Giuseppe Ceretti
3. Un anno di miserie e nobiltà del calcio / C come calcioscommesse
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Scusi, ma di che parla il vecchio scriba? Moralismo da quattro soldi. Le scommesse non esistono e non sono mai esistite e i pochi beccati sono vittime d'un sopruso. Ridateci Signori e Doni e restituite i computer che avete sequestrato nelle loro case. Altro che far pulizia: nel calcio nulla viene accettato che turbi l'equilibrio. Allo scadere dell'anno un'altra inchiesta travolge il dorato mondo, ma c'è da scommettere (pardon) che, dopo il gran rumore di queste settimane, anche stavolta si concluderà nell'indifferenza più generale. Un'operazione di bonifica? Al contrario rappresenta un intralcio per l'intero movimento, dalle strutture dirigenti, alle società, ai calciatori. Un politico che ruba finisce alla gogna mediatica, i pochi calciatori colti con le mani nel sacco diventano eroi delle loro curve, i Che Guevara de noantri. E nessuno parla, perché se parla non solo viene squalificato dalla giustizia sportiva, ma anche odiato da compagni di squadra, tifosi e società che si guardano bene dallo spiegare perché obliqui personaggi frequentino con carta d'invito le tribune e i ritiri. Ha dichiarato in dicembre il pm De Martino che dal 2011 indaga sul calcio scommesse: " Non faccio l'opinionista e non posso mettermi a pontificare. Certo siamo di fronte a un dato di fatto chiaro: nonostante arresti e indagini buona parte di questi personaggi continuano a fare quello che facevano prima". E due anni fa disse: "Per come stanno le cose oggi è più facile parlare di un ambiente mafioso che in ambito calcistico".
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