Calcio: mele (marce), quaderni, mutande e valzer. Un anno di miserie e nobiltà del pallone
Nessun pronostico in questa carrellata del 2013, ma uno sguardo, nel pieno rispetto dell'alfabeto, alle voci, ai nomi, alle storie, alle miserie, alle speranze dell'anno del pallone che sta per lasciarci. Un po' meno attenti alle tattiche di gioco e un po' più a quanto si agita dentro e intorno al calcio. Con le sue infinite miserie e qualche nobiltà. E con la nostra irrazionale passione.
di Giuseppe Ceretti
21. Un anno di miserie e nobiltà del calcio / Z come Zanetti
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Eccolo il quarantenne, è tornato sul campo e il suo bel sorriso ci riporta un soffio d'aria pulita. Siamo all'epilogo della sua grande storia. Xavier lo sa bene che il nuovo capo non concede sconti e che l'era Moratti si è chiusa. Ma sa altrettanto bene che sino all'ultima partita non cesserà di galoppare, con quella chioma che pare fissata in eterno con un gel a prova d'urto, perché lo sport è questo. All'Inter e all'intero movimento calcistico non resta che augurare cento, mille altri Zanetti. L'ultima immagine dell'anno mostra un suo inchino a Nagatomo al termine del derby. Con un inchino ideale alla sua sportività e al suo modo di intendere il football, congediamo il 2013.
Buon campionato e buon anno a tutti.
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