2014 è l'anno dell'erotismo in mostra
L'eros declinato in 10 mostre selezionate in giro per il mondo. Pittura, scultura, fotografia mettono al centro il corpo come spettacolo continuo e vero simulacro della realtà concepita come immagine. Il nudo che riecheggia un po' dovunque nell'immaginario e nella rappresentazione della società dei consumi e eletto ad argomento principe da molti curatori, certi dell'effetto richiamo sul grande pubblico.
di Damiano Laterza
4. Erotismo in mostra/ Pauline Boty

Pauline Botyrinasce. L'artista, unica donna tra i fondatori della british pop art, morta prematuramente nel 1966 a soli 28 anni, viene riscoperta con una cromaticissima retrospettiva in terra britannica, dove s'esaltano le libertà espressive di un lavoro rimasto troppo a lungo nascosto – soltanto trent'anni dopo la morte della Boty, difatti, furono mostrate per la prima volta le sue opere. Formatasi come artista di vetrate, da cui la sensibilità per la composizione e le tonalità straordinariamente vivaci, s'impone con volti e figure (tratti da foto) ultra-realistici che anticipano il fotorealismo della generazione successiva. Non fu schiava della retorica consumistica tipica della pop art fatta dai maschi, lei, unica donna del gruppo, volle distinguersi trattando certe tematiche esplicitamente sessuali, ponendo in primo piano, ovviamente, il discorso femminile e protofemminista, ma mai in modo banale o sottomesso. Fu decisamente un'artista scomoda. Per questo, ritengono i curatori, occultata per decenni. L'occasione di questa mostra è decisamente ghiotta per conoscerne i lavori e, infine, infatuarsi di lei.
Pallant House Gallery, Chichester, West Sussex, UK
Fino al 9 febbraio 2014
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