Ecco i 14 protagonisti del mondo nel 2014 (secondo il Wall Street Journal)
La classifica del quotidiano finanziario conservatore di New York. Non ci sono americani: è il «campionato» Resto del mondo. Mancano però anche francesi, inglesi e leader "europei". C'è però un'italiana.
a cura di Angela Manganaro
1. Vaticano/ Papa Francesco e la burocrazia di Roma

Spettacolare è stato il suo arrivo a Roma - delle dimissioni di un Papa prima di Benedetto XIV non si aveva notizia dalla rinuncia di Celestino V nel 1294. Spettacolari i suoi gesti e le sue parole: pranza con i senzatetto, rinuncia agli sfarzi papali, telefona ai fedeli a casa. È persino accusato d'essere marxista, lui non fa una piega, risponde che il marxismo non è stata una bella cosa ma ha conosciuto marxisti buoni. Affronta in un altro modo divorzio, aborto, omosessualità, doveri della società verso i poveri: chiede di tornare al Vangelo. Non è un liberi tutti ma l'invito a spostare il discorso della fede su un altro piano. Per farsi intendere ancora meglio, quando fa gli auguri alla Curia romana, dice di essere per "l'obiezione di coscienza alle chiacchiere", una delle tante battute che gli riescono bene. Uomo dell'anno 2013 secondo Time, leva di tregua fra Stati Uniti eRussia nella crisi siriana di fine estate, Francesco è ora chiamato alla sfida più ambiziosa: la lotta alla burocrazia, riforma delle istituzioni ecclesiastiche, e un maggiore spazio delle donne nella Chiesa cattolica. Primo test a febbraio: nominerà i primi cardinali di questo papato.
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