Le speranze della ripresa, dagli extracomunitari 10 miliardi all'Inps
Sono 379.584 gli imprenditori stranieri che lavorano in Italia: +16,5% tra il 2009 e il 2012, +4,4% solo nell'ultimo anno (fonte Censis). Sono i nuovi italiani. Rappresentano l'11,2% del Pil del nostro Paese, per 200 miliardi di euro. Versano alle casse dell'Inps qualcosa come 10 miliardi di euro l'anno
di Eleonora Chioda
1. Qui ho costruito un impero («ragazzi non emigrate»)
Nella foto, Radwan Khawatmi
Radwan Khawatmi, siriano, 60 anni, da 43 in Italia, è un punto di riferimento per gli immigrati. Con la sua Hirux International, produce elettrodomestici e li vende in Medio Oriente. Tre anni fa ha vinto la concessione del marchio francese Thomson e ora produce anche tv e prodotti di alta tecnologia. I suoi competitor sono soggetti come Samsung e Lg. Ha 500 dipendenti (tutti i manager sono italiani), un fatturato di 60 milioni di euro.
Lo chiamano l'italiano che parla arabo, ha fondato l'associazione dei nuovi italiani e si batte per il riconoscimento dei loro diritti. Eppure quando è sbarcato a Napoli, a 17 anni, non aveva nulla. Voleva studiare. Ha chiesto aiuto ai gesuiti, ha frequentato economia a Parma, è entrato alla Indesit e in 4 anni è arrivato ai vertici. «Conoscevo l'arabo, l'inglese, il francese, ma ho imparato anche il dialetto di Parma. Avevo il senso del rischio (che voi italiani avete perso) e volevo crescere. La mia giornata era di "48" ore.
Lavoravo sempre, notte/giorno/feste, ero flessibile, accettavo di essere pagato anche il 30 per cento in meno. A 25 anni mi sono messo in proprio. Ho portato il Made in Italy nei Paesi del Golfo, consegnando loro frigoriferi e lavatrici smontati» racconta Khawatmi. «Amo l'Italia perché mi ha offerto una grande opportunità. Ma ancora oggi nel vostro Paese ci sono spazi per chi è capace. Sono i bluff a non farcela. Ai giovani dico: non emigrate. Se siete capaci di fare qualcosa in Germania o a San Francisco, potete farcela anche in Italia».
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