Dal lusso alla meccanica per l'alimentare, il made in Italy va a caccia del sogno «cinese»
Cinesi laureati in Italia, italiani da sempre o di seconda generazione. In 140 ieri hanno incontrato16 aziende italiane dal lusso alla meccanica all'alimentare nel corso del IV China Career Day, organizzato ieri a Milano. Cosa sognano i ragazzi e cosa cercano le imprese?
di Laura Cavestri
7. Made in Italy a caccia del sogno «cinese» / Shuying Martina

Martina Shuying (foto di Daniele Rummolo)
Shuying Martina, 23 anni (il nome non inganni) è arrivata in Italia da sola 6 anni fa, per un triennio all'istituto alberghiero di Udine ed è la prima laureata cinese alla facoltà di Scienze Gastronomiche dell'Università di Parma. "Sono arrivata con un gruppo di studenti cinesi delle scuole superiori per un percorso di tre anni. Ci siamo diplomati a Udine. Io ho scelto di continuare qui. Ora seguo un master in marketing enogastronomico. Cerco opportunità di stage e tirocini e vorrei favorire la cultura del cibo italiano in Cina. Ma non vorrei tornarci a vivere. Mi manca la famiglia, ma mi sento italiana e apprezzo il parmigiano".
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