Ecco perché tutti scappano a Londra (anche 13 big Usa hanno fatto come Fiat)...
Fca sposta la sua «cittadinanza fiscale» nel Regno Unito. Ecco perché gli conviene. Ma nel frattempo, già 13 società top degli Usa sono volate tra Irlanda, Bermuda e Cayman - Grafico
di Alberto Magnani
3. Fisco, fuga a Londra / 3. Ma anche negli Stati Uniti...
(Corbis)
Mal comune, mezzo gaudio. O meglio, mezzo fisco: secondo alcuni analisti, la trafila di delocalizzazione di big nordamericani costa al Tesoro Usa più di 500 milioni di dollari all'anno. Negli States, il cambio di indirizzo sulla rotta dei "tax heavens" (i nostri paradisi fiscali) è una pratica che ha preso piede da anni. Dal 2007 ad oggi, come accennato sopra, sono 13 le grosse compagnie Usa che hanno traslocato il proprio domicilio fiscale lontano dalla madrepatria e da una corporate tax senza pari tra i paesi sviluppati: il 35%, quasi tre volte tanto di quella prevista in Irlanda. Nell'ordine: l'agenzia pubblicitaria Argonaut Group Inc. e la compagnia di assicurazioni Tower Group si sono spostate alle Bermuda, la multinazionale del petrolio Esco International Inc., la società di consulenza Aon Corporation, "l'eccellenza delle trivellazioni" Rowan Cos. E il gigante delle telecomunicazioni Liberty Global Inc. hanno scelto il Regno Unito. I colossi dei medicinali sembrano preferire l'Irlanda: tre case farmaceutiche da fatturati record come Jazz Pharmaceuticals Inc., Actavis Inc. e Perrigo Co. hanno spostato il proprio domicilio fiscale sull'isola. Il quadro si completa con Sara Lee Coffee Unit, Olanda, e Vantage Energy Services, Isole Cayman. Endo Health Solutions Inc., Omnicom Group Inc e Applied Material Inc. si preparano a salpare quest'anno verso Dublino e Amsterdam. Già nel 2004 il Congresso aveva tentato il primo tampone con una legge che imponeva e, in teoria imporrebbe ancora, una tassa speciale del 15% sugli stock option dei dirigenti. "In teoria" perché da allora, sempre secondo la ricostruzione di Bloomberg, almeno sette società di grossa dimensione hanno aggirato l'ostacolo con dei bonus che ammortizzano il prelievo in più del governo. Alcune si sono limitate a "rimborsare" i propri vertici, pagando le imposte scaricate sui conti degli executive. Altre hanno formulato scappatoie, perfettamente legali, per quelli che sono stati ribattezzati con uno sciogli lingua: «metodi per evitare di pagare la tassa che cerca di evitare che non si paghino le tasse».
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