Obiettivo preda: come farsi comprare da un colosso hi-tech e vivere felici
In Silicon Valley la chiamano exit. L'uscita. È quel fenomeno in cui i colossi hi-tech, come Google, Twitter e Facebook, comprano piccole e grandi startup innovative
di Eleonora Chioda
9. Start up/Un'app da 100mila dollari
Mark Zuckerberg (Ap/LaPresse)
Si mette al lavoro con 3 amici e la crea. Investono in tutto 100 mila dollari. Lavorano con tenacia e serietà e per il lancio si trasferiscono da Chicago a San Francisco. «Non avevamo soldi, non avevamo contatti, non avevamo finanziatori. Per farcela ho vissuto in uno scantinato per più di 5 mesi» racconta Vaccari. Ma, anziché deprimersi, studia la concorrenza e migliora sempre più il prodotto. L'occasione arriva con un articolo su TechCrunch, uno dei blog più influenti della Silicon Valley, in cui si parla di un prodotto simile, con importanti finanziatori alle spalle, ma non si menziona Glancee e gli altri competitor Andrea si infuria, scrive un commento che diventa virale. Il giornalista se ne accorge e cerca di saperne di più. Ne esce una storia alla Davide contro Golia. E il lieto fine. Glancee attira l'attenzione anche del fondatore di Facebook. «Il primo appuntamento con Mark Zuckerberg è stato come uscire a cena la prima volta con una persona e accorgersi subito che c'è sintonia. Ho realizzato un sogno oltre le mie aspettative, la Silicon Valley mi ha dato molto ma bisogna sfatare il mito che basta arrivare qui, attraversare il Golden Gate e guadagnare un milione di dollari. Arrivi qui e non sei nessuno. C'è una competizione enorme. Reti di conoscenze di cui non fai parte. Più di tutto, è importante essere umili, bussare a tutte le porte e stare focused. Come fa Mark, che a oggi guida una golf e rimane personalmente coinvolto su ogni prodotto sviluppato a Facebook».
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