Impegno Italia: che cosa c'è scritto nel programma di Letta. A partire dai numeri
Nel documento di 58 pagine ci sono le cifre del taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori. Le maggiori entrate per la spending review sono quantificate in 16,6 miliardi, mentre ne sono previsti 8 dal rientro dei capitali. Ecco, voce per voce, i contenuti di Impegno Italia
a cura di Nicoletta Cottone
9. Impegno Italia / Imprese. Rilancio delle liberalizzazioni
Rilanciare le liberalizzazioni, in particolare dei servizi pubblici locali. Definire la legge annuale sulla concorrenza (finora mai approvata), e riformare i servizi pubblici locali anche al fine di chiarire il quadro normativo. Realizzare il piano delle privatiz-zazioni. Attuare il piano di privatizzazioni presentato a novembre 2013 aprendo al capitale privato e alla partecipazione dei lavoratori altre aziende, tra cui Poste. Sostenere i pro¬cessi di internazionalizzazione ed export delle imprese italiane. Aumentare il numero di settori oggetto dell'attività di promozione dell'Ice (meccatronica, biomedicale, domotica, tecnologia ambientale, ecc.).
Incentivare l'assunzione di export manager temporanei e rafforzare il coordinamento tra Ice e Camere di Commercio. Semplificare gli adempimenti per le imprese. Rafforzare le Agenzie per le Imprese. Razionalizzare e unificare le comu¬nicazioni obbligatorie e creare uno sportello unico per lo svolgimento degli adempimenti amministrativi in materia di lavoro. Unificare e semplificare la disciplina dell'obbligazione solidale nella filiera degli appalti per renderla più facile e leggibile. Garantire tempi più stretti nella Valutazione di Impatto Ambientale con un sistema di sanzioni per le parti inadempienti. Valutare il funzionamento del Sistri e procedere a modifiche puntuali del sistema, in particolare per le Pmi e le imprese artigiane. Riformare il Patto di stabilità interno Integrare la dotazione del fondo per l'esclusione dai vincoli del Patto di stabilità interno delle spese effettuate a valere sulle risorse dei cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali da 1 a 3 miliardi per il 2014.
Rivedere le modalità di funzionamento del Patto di Stabilità interno in modo da stimolare gli investimen¬ti pubblici produttivi. Assicurare il pieno utilizzo dei Fondi strutturali 2007–2013 e dare avvio al nuovo ciclo 2014–2020. Il piano prevede il completamento dei programmi di spesa cofinanziati dai fondi strutturali 2007–2013. Poi adottare l'Accordo di Partenariato 2014–2020 e far partire i programmi operativi. E rendere operativa l'Agenzia Nazionale per la Coesione territoriale. Aumentare le risorse per le infrastrutture, rilanciare gli investimenti nel settore idrico, completare le opere connesse ad Expo 2015. Aumentare le risorse per le piccole opere (es. 6000 campanili) e per le grandi (es. Alta Velocità e autostra¬de). Rilanciare gli interventi nel settore idrico, sperimentando soluzioni innovative di supporto al finanziamento privato. Completare secondo il calendario stabilito le opere connesse a Expo 2015. Rivedere la disciplina sulla por¬tualità anche al fine di rafforzare il sistema di governance dei porti.
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