Dl svuotacarceri, è legge la risposta dell'Italia alla Corte europea dei diritti dell'uomo
Approvato in extremis (scadeva il 21 febbraio) il decreto legge "svuota carceri", considerato dall'opposizione un indulto mascherato ma ritenuto dal governo Letta uno strumento indispensabile per adeguare l'Italia alla sentenza Torreggiani della Corte europea dei diritti dell'uomo che impone l'adozione di misure compensative interne per il sovraffollamento delle nostre strutture carcerarie. Vediamo cosa prevede.
di Vittorio Nuti
6. Dl svuotacarceri/Affidamento in prova al servizio sociale, il limite sale a 4 anni
Un'altra modifica all'ordinamento penitenziario prevede che l'affidamento in prova possa essere concesso al condannato che debba espiare una pena, anche residua, non superiore a quattro anni di detenzione, a condizione che - almeno nell'anno precedente la presentazione della richiesta, trascorso in espiazione di pena, in esecuzione di una misura cautelare ovvero in libertà – questi abbia tenuto un comportamento tale da consentire l'avvio della nuova procedura per l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale prevista sempre dal Dl "svuota carceri". La disciplina dell'affidamento in prova precedente al decreto prevedeva che tale possibilità fosse applicabile solo ai condannati a pena detentiva non superiore a tre anni anche se costituente residuo di maggior pena(28) , per un periodo uguale a quello della pena da scontare.
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