Dl svuotacarceri, è legge la risposta dell'Italia alla Corte europea dei diritti dell'uomo
Approvato in extremis (scadeva il 21 febbraio) il decreto legge "svuota carceri", considerato dall'opposizione un indulto mascherato ma ritenuto dal governo Letta uno strumento indispensabile per adeguare l'Italia alla sentenza Torreggiani della Corte europea dei diritti dell'uomo che impone l'adozione di misure compensative interne per il sovraffollamento delle nostre strutture carcerarie. Vediamo cosa prevede.
di Vittorio Nuti
4. Diritti dei detenuti, cambiano le procedure per i reclami

L'articolo 3 del decreto legge tenta di correre ai ripari su un aspetto evidenziato dalla sentenza 8 gennaio 2013 della Corte europea dei diritti dell'Uomo che ha condannato l'Italia per eccessivo affollamento delle strutture. In particolare, vengono introdotte nuove procedure di ricorso da parte dei detenuti contro una possibile violazione dei loro diritti di cittadini europei. Il decreto amplia quindi l'elenco dei soggetti destinatari del diritto di reclamo (in via amministrativa e non davanti al giudice) da parte di detenuti. La modifica introduce la possibilità di indirizzare il reclamo anche: al direttore dell'istituto, al provveditore regionale al capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e al ministro della Giustizia; alle autorità giudiziarie e sanitarie in visita all'istituto; al Garante nazionale e ai garanti regionali o locali dei diritti dei detenuti; e al presidente della giunta regionale.
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