Il fotovoltaico nel mirino del Fisco. Come si calcolano rendita e imposte sugli impianti
Con la circolare 36/E del 19 dicembre 2013 l'agenzia delle Entrate ha chiarito che gli impianti fotovoltaici a terra sono considerati beni immobili ed è previsto il loro accatastamento nella categoria D/1 "opifici". Con regole complesse e numerose eccezioni, che tendono a premiare i piccoli impianti e quelli condominiali.
di Saverio Fossati
3. Fotovoltaico/La pratica per l'accatastamento

Se, dopo essere stata calcolata ex novo, la rendita catastale dell'unità immobiliare questa aumenta di più del 15% rispetto al valore originario, il proprietario è tenuto a comunicare la variazione al Catasto (ex agenzia del Territorio, ora inglobata nelle Entrate). Infatti, Con la nota 31892 del 22 giugno 2012 dell'agenzia del Territorio viene precisato che è necessario procedere, con dichiarazione di variazione da parte del soggetto interessato, alla rideterminazione della rendita catastale dell'unità immobiliare a cui l'impianto risulta integrato quando lo stesso ne incrementa il valore capitale (o la relativa redditività ordinaria) di una percentuale pari al 15% o superiore, in accordo alla prassi estimativa adottata dall'amministrazione catastale. E in tal senso l'agenzia del Territorio ha dato istruzioni con la circolare 1/2006: il rapporto tra redditività impianto e redditività abitazione va eseguito con valori riportati al 1988-89, data di riferimento delle attuali rendite iscritte in catasto.
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