Sei regole da seguire per fare un discorso vincente (anche se non conquisterete mai l'Oscar)
Non siete né sarete mai degli attori premiati con l'ambita statuetta ma la vostra professione vi chiede comunque di saper parlare in pubblico in modo convincente. Come fare? Ecco sei dritte, formulate dal Financial Times, tutte da seguire per conquistare la platea, ovunque voi siate
di L.B.
1. Il discorso vincente / La sprezzatura ovvero essere naturalmente spontanei
Baldassarre Castiglione ritratto da Raffaello (Corbis)
È tutta italiana, quella particolare attitudine, ora la chiameremo nonchalance, che è la più adatta per chi parla in pubblico: la sprezzatura. La parola è stata coniata nel 1528 da Baldassare Castiglione nel trattato "Il Cortegiano" e indica «ciò che nasconda l'arte e dimostri di venir fatto senza fatica e quasi senza pensarvi… Da questo credo io che derivi assai la grazia: perché delle cose rare e ben fatte ognun sa la difficultà, onde in esse la facilità genera grandissima maraviglia; e per lo contrario il sforzare e, come si dice, tirar per i capegli dà somma disgrazia e fa estimar poco ogni cosa, per grande ch'ella si sia. Però si po dire quella essere vera arte, che non pare essere arte; né più in altro si ha da poner studio che nella nasconderla: perché, se è scoperta, leva in tutto il credito e fa l'omo poco estimato». Alla cerimonia degli Oscar piace di più chi con naturalezza riesce a fare il suo discorso con emozione ma senza intoppi come se la vittoria, che è spesso inaspettata, sia nell'ordine naturale delle cose.
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