Fuga dall'Italia: otto italiani che hanno scelto l'estero (e che ce l'hanno fatta)
Un biglietto solo andata per trasferirsi a vivere all'estero: è quanto sognano molti italiani, e hanno sognato in passato, per cambiare vita e cercare fortuna. Ecco otto storie di italiani che ce l'hanno fatta a cambiare vita e realizzare il proprio sogno: da Praga all'Australia, da New York a Copenhagen.
di Paola Dezza
4. Otto italiani che hanno scelto l'estero / A Praga per aprire un ristorante

Nato a Velletri (Roma) nel 1942, Aldo Cicala ha avuto una vita avventurosa. Da quando ha terminato la scuola alberghiera di Bellagio (Hotel Gran Bretagna) sul lago di Como, inizia a girare prima l'Italia e poi l'Europa. A 30 anni approda a Praga per gestire appunto la mensa di un cantiere italiano. Ma dopo il 1982 viene trasferito in Arabia Saudita ed Egitto fino al 1985. "Sono tornato a Praga nel 1989 – dice Aldo – per occuparmi di turismo. Ma nel 1997 finalmente apro il mio ristorante Trattoria Cicala, che ancora dirigo. E qui vivo serenamente con mia moglie e i miei cinque figli". Quando costa vivere a Praga? "Il costo della vita si può sicuramente dire che rispetto all´Italia è parecchio inferiore, uno stipendio medio si aggira sui 700 euro netti al mese e un canone di affitto 300/350 euro al mese – dice -. La spesa media per l´alimentazione locale 150 euro al mese, sempre che ci si adatti alle abitudini locali, qualora si volesse vivere all´italiana il costo salirebbe di parecchio". Praga ha vissuto un vero e proprio boom del mattone con successiva caduta alcuni anno fa. Molti italiani comprarono, anche a prezzi elevati, e oggi faticano a vendere. Oggi i prezzi immobiliari nella capitale ceca variano molto da quartiere a quartiere. I picchi più elevati si rilevano nel semicerchio costituito dai quartieri 1 (con l'area di Mala strana, dove si trova il Ponte Carlo), 2 e 3 (quartiere bohèmien), dove lo spettro delle quotazioni al metro quadrato va dai 3.500 agli 8mila euro e da Praga 4, zona appena più arretrata rispetto al cuore storico della città, dove i valori medi degli antichi appartamenti signorili viaggiano su una media di 3.100 euro al metro. Dopo una lunga espansione, durata dal l'inizio degli anni 90 fino a tutto il 2007, l'inflazione nella Repubblica Ceca e la crisi internazionale hanno ridotto la presenza di investitori stranieri a Praga e hanno spinto verso il basso transazioni e prezzi. Il calo medio negli ultimi tre anni è stato del 15%, con picchi negativi del 30% soprattutto per le proprietà di grandi dimensioni. A inizio 2013, come rileva Scenari Immobiliari, il real estate praghese ha mostrato un'ulteriore piccola diminuzione dei valori (-2%), che dall'inizio del secondo semestre si sono stabilizzati.
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