Fuga dall'Italia: otto italiani che hanno scelto l'estero (e che ce l'hanno fatta)
Un biglietto solo andata per trasferirsi a vivere all'estero: è quanto sognano molti italiani, e hanno sognato in passato, per cambiare vita e cercare fortuna. Ecco otto storie di italiani che ce l'hanno fatta a cambiare vita e realizzare il proprio sogno: da Praga all'Australia, da New York a Copenhagen.
di Paola Dezza
7. Otto italiani che hanno scelto l'estero / Sfruttare le proprie competenze di vela per i turisti

«Qui la vita costa il 25% meno che in Italia – dice Amedeo Sorrentino, velista e oggi imprenditore a Panama–. I pensionati sono esenti da tasse per dieci anni e godono di una tessera che sconta tutto del 10-15%. Ma arrivano anche molti giovani da tutto il mondo in cerca di lavoro perchè non c'è burocrazia e le tasse sono basse». Navigatore per passione, skipper di professione, primo e unico italiano circumnavigatore del mondo controvento e controcorrente al comando di una delle barche della Global Challenge, Sorrentino da sette anni riempie le soste tra una navigazione e l'altra al sole di Panama, dove gestisce una piccola flotta di barche da charter e passa gli inverni lontano dal freddo. Panama, pur essendo quasi un passaggio obbligato per chi non vuole doppiare Capo Horn, e conosciuta da migliaia di velisti navigatori e marinai non offriva quasi nessun servizio ai diportisti. "E' stato quasi naturale inserirsi nel tessuto sociale e cominciare a lavorare qui" dice Sorrentino. Adesso Amedeo si divide tra il charter, una società di Service agli yacht di passaggio senza rinunciare alla sua passione di navigare, e attraversare il Pacifico alla volta della Polinesia con qualche barca bisognosa di un Comandante. "A Panama tutto scorre veloce – dice ancora -. Quando sono arrivato qui la prima volta, l'albergo più alto della città - il Paitilla Inn - con i suoi 18 piani sormontava la città, adesso è difficile scorgerlo in basso tra i primi piani dei grattacieli. Nel tempo che noi variamo un governo a Panama realizzano una metropolitana che attraversa tutta la città. A Panama se rispetti le regole (semplici e comprensibili) puoi fare qualsiasi cosa, in un atmosfera di "legalità" statunitense, ma con un clima latino" conclude.
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