Lavoro: l'Abc degli interventi del governo, stop alla «Fornero»
Dai dieci miliardi ai lavoratori dipendenti sotto i 25 mila euro al contenuto del decreto legge n. 34 (in vigore dal 21 marzo) che rivede le regole in tema di lavoro per contratti a termine e apprendistato. Ecco la ricetta Renzi
di Nicoletta Cottone
1. Abc interventi governo Renzi / Lavoro, le novità per contratto a termine e apprendistato
Aumenta da 12 a 36 mesi la acausalità dei contratti di lavoro a tempo determinato. L'acausalità significa che si esonera il datore di lavoro dallo specificare le ragioni che rendono necessario apporre un termine al contratto. Fissato il limite massimo del 20% per l'utilizzo dell'istituto tenendo conto delle esigenze di stagionalità e di sostituzioni. Possibilità di prorogare fino a otto volte nei tre anni il contratto a tempo determinato, purché si faccia riferimento alla stessa attività lavorativa, vale a dire la stessa mansione. Sul fronte del contratto di apprendistato si prevede il ricorso alla forma scritta per il solo contratto e patto di prova (e non, come attualmente previsto, anche per il relativo piano formativo individuale). Eliminazione delle attuali previsioni secondo cui l'assunzione di nuovi apprendisti è necessariamente condizionata alla conferma in servizio di precedenti apprendisti al termine del percorso formativo. Si cancella quindi la rigidità introdotta dalla legge Fornero. Nell'apprendistato di primo livello la retribuzione dell'apprendista, per la parte riferita alle ore di formazione, è pari al 35% della retribuzione del livello contrattuale di inquadramento. Per il datore di lavoro viene eliminato l'obbligo di integrare la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere con l'offerta formativa pubblica, che diventa un elemento discrezionale. La misura è contenuta nel decreto legge varato dal Cdm.
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