Italiani, popolo di navigatori, poeti, santi e grafomani. Se c'è chi scrive alla posta del cuore, c'è anche chi consegna raffiche di petizioni ai palazzi del potere per chiedere un Fisco meno oppressivo, per denunciare gli sprechi della Pubblica amministrazione, per reclamare tagli ai privilegi dei politici. C'è chi, poi, chiede il diritto alla pratica del naturismo, l'eliminazione del canone Rai, il recupero di relitti, chi tuona contro gli abusi edilizi, chi chiede più videosorveglianza per combattere la microcriminalità, chi vorrebbe sui documenti d'identità il gruppo sanguigno. Dall'inizio della legislatura sono già 565 al Senato e 428 alla Camera le petizioni inviate dai cittadini al Parlamento. Un numero in crescita, dopo il boom registrato nel corso della XIII legislatura, di missive indirizzate ai palazzi della politica per suggerire leggi più vicine alle esigenze dei cittadini, reclamare un Fisco più equo, lavoro per tutti, servizi migliori, ma anche per chiedere nuove festività e centinaia di curiosità. Sull'onda dell'estate e del solleone c'è chi chiede promuovere la coltivazione delle angurie e dei meloni o chi vorrebbe esporre in una delle ex residenze sabaude, i gioielli di Casa Savoia depositati dal 1946 nei forzieri della Banca d'Italia.
Le prime missive giunte in questa legislatura sono state alla Camera la petizione di Luigi Re, un romano che chiede di disciplinare l'uso dell'appellativo di onorevole, mentre al Senato ha battuto tutti Francesco Felice Previte, un cittadino di La Spezia che ha chiesto una legge quadro in materia di assistenza psichiatrica. Ma ci sono anche degli autentici grafomani, impegnati su mille fronti per denunciare tutto ciò che non funziona nel Belpaese: i più attivi sono stati Salvatore Acanfora di Bari alla Camera e Francesco Di Pasquale dalla provincia di Caserta al Senato.
Ecco un viaggio fra le petizioni giunte a Palazzo Madama e a Montecitorio. C'è di tutto di più, per tutti i gusti. Pietro Fusilli da Roma vuole una corretta informazione sulla mancanza di scientificità delle previsioni di oroscopi, carte e pratiche analoghe, ma non manca chi chiede sostegno per la musica popolare o vuole valorizzare i castelli italiani. Da Roma Roberta Bartocci chiede un provvedimento legislativo che garantisca nelle mense l'opzione per l'alimentazione vegetariana e vegana. C'è chi con i desideri si spinge oltre confine e chiede di salvaguardare l'ecosistema dell'atollo di Saba Bank, paradiso a rischio nelle Antille olandesi. Petizioni giungono anche da Buenos Aires, in Argentina, per chiedere lumi sul collocamento in ausiliaria del personale militare. C'è pure chi, in nome di uno Stato più laico, vuole cancellare la facoltà di destinare l'8 per mille alle confessioni religiose. Fra le petizioni anche quella di Piergiorgio Welby, che chiedeva un'indagine parlamentare sulla pratica dell'eutanasia clandestina. Altri cittadini che chiedono la depenalizzazione dell'eutanasia.
Fisco. Quello sul Fisco è uno dei capitoli più gettonati dalla montagna di petizioni. Si chiede da più parti un Fisco più equo, più equilibrato nel prelievo fra lavoratori dipendenti e autonomi, una revisione dei sistemi di accertamento fiscale, la cancellazione delle addizionali regionali e comunali all'Irpef, l'abolizione dell'Ici sulla prima casa. In molti danno voce alla richiesta di una riduzione rapida del prelievo fiscale. C'è anche chi auspica la nascita di un Osservatorio nazionale sul fisco.
Politica. Folta la pattuglia di chi vuole cancellare i privilegi dei politici. Bruno Grandelis, da Gioia del Colle (Bari) chiede di introdurre il divieto per i candidati eletti in una lista di cambiare bandiera, altri vogliono eliminare i rimborsi elettorali, controllare le vie dei finanziamenti occulti ai partiti politici. Francesco Di Pasquale dalla provincia di Caserta vorrebbe una moralizzazione della vita pubblica, più senso dello Stato e della legalità. Salvatore Acanfora chiede un taglio secco delle indennità parlamentari, degli stipendi di ministri, premier e Capo dello Stato. Dalla provincia di Lecce Giovanni D'Ambra invoca una revisione delle prerogative e dei diritti dei senatori a vita. Elisa D'Aprile dalla provincia di Brindisi chiede la riduzione dei parlamentari, ma non manca chi vuole controllare l'operato degli onorevoli, per mandare a casa senatori e deputati assenteisti. Ma c'è anche chi appoggia disegni di legge all'esame del Parlamento: riscuote un forte successo da un pool di cittadini di Ancona il pacchetto Bersani.
Ministeri. C'è chi protesta contro le spese monumentali del macchina pachidermica dello Stato, chi reclama per la moltiplicazione dei ministeri, ma anche chi chiede di crearne nuovi: da quello per lo Sviluppo del Sud Italia a quello per la trasparenza dell'azione pubblica, fino a chi, di fronte all'Italia che invecchia, punta all'istituzione di un dicastero per la Terza età. Per risolvere le questioni edilizie, urbanistiche e ambientali c'è anche chi vorrebbe un ministero del Territorio. Si chiede, comunque, alla Pubblica amministrazione un maggior dialogo con i cittadini, utilizzando un linguaggio più semplice e di immediata fruibilità.
Lavoro. Chiede lavoro per tutti i cittadini Pantaleo Chezzi, dalla provincia di Lecce. A più voci si domandano misure incisive contro la disoccupazione, iniziative ad hoc per l'occupazione dei giovani, un salario sociale per i disoccupati, ma anche una scuola che dia un'istruzione più legata alle esigenze del mondo del lavoro. Per altri in un universo sempre più tecnologico l'alfabetizzazione informatica dovrebbe essere garantita fin dalle elementari. Non manca chi ritiene indispensabili norme per contrastare il mobbing o chi vorrebbe incentivare il telelavoro.
Sicurezza stradale. Viabilità e sicurezza stradale sono il cruccio di molti cittadini. C'è chi chiede la patente a punti anche per i conducenti delle due ruote, misure di controllo più severe nel rinnovo della patente di guida agli anziani, iniziative per contrastare le stragi del sabato sera, anche con taxi a tariffe agevolate per tornare a casa dalla discoteca. Poi c'è chi vorrebbe una riduzione delle tariffe autostradali e la cancellazione del blocco della circolazione come misura antismog. C'è chi vuole aggiungere al classico triangolo a bordo delle auto anche estintore, maschera antigas e strumenti di pronto soccorso. Per altri è necessario un ammodernamento e una razionalizzazione della segnaletica stradale, sono indispensabili piani contro l'emergenza traffico e barriere antirumore per i tratti ferroviari in città.
Sanità e giustizia. Sul fronte della sanità si chiedono provvedimenti a tutela del paziente da errori e negligenze dei sanitari, ma non solo. Si punta anche alla diffusione di mini-confezioni di farmaci per evitare sprechi inutili e si chiede un contenimento dei prezzi delle medicine. Sul fronte della giustizia a molti risulta incomprensibile l'eccessiva lunghezza dei processi, altri chiedono la possibilità di autodifendersi in giudizio e ulteriori norme in materia di giusto processo. Molti, fra cui Luca Colaiacovo da Roma, chiedono disposizioni per i carcerati.
Famiglia. In Italia, secondo un cittadino barese, manca un Garante per la famiglia. Da Pordenone, Vilma Baggio è alla testa di numerosi cittadini che chiedono l'apertura di nuovi asili nido e un sostegno alle famiglie meno abbienti per favorire l'inserimento nei nidi dei bebè. Si chiedono misure contro l'emergenza sfratti che attanaglia le famiglie povere soprattutto nelle grandi città, ma anche la garanzia di casa, lavoro e partecipazione alla vita sociale per tutti i cittadini. Da Rimini Mario Giuliano chiede che una quota delle imposte sulle persone fisiche e giuridiche sia destinata alla nascita di un Fondo per la casa, mentre da Verona si invocano modifiche al diritto di famiglia, con più tutela per i minori nella cause di divorzio, sostegno economico in caso di morte di un genitore. C'è chi domanda modifiche alle norme di successione ereditaria dei figli in caso di nuovo matrimonio dei genitori. Si chiede, poi, la possibilità per la mamma di dare il proprio cognome al figlio, in aggiunta o in alternativa a quello del padre, norma che al Senato sta per andare in porto. Per gli anziani si domandano prestiti e finanziamenti a tassi agevolati. Da Bari si chiede per le coppie omossessuali la possibilità di accedere alle graduatorie delle case popolari. Da Enna si invocano tariffe idriche agevolate per le fasce deboli della popolazione, da Bari bollette di luce, gas e telefono più chiare. Per i bambini mai nati Luigi Re da Roma chiede l'istituzione di un registro facoltativo dove i genitori possano dare un nome al concepito non nato.
Francobolli. Non manca chi ha il pallino per la filatelia e chiede nuovi francobolli: da quello celebrativo della vittoria della nazionale di calcio ai Campionati del mondo 2006 a quello per onorare il lavoro degli italiani nel mondo, da quelli per commemorare il ciclista Fausto Coppi o lo scienziato Ettore Majorana, a quelli dedicato ai borghi rurali e all'agricoltura italiana.
Festività e giornate commemorative. Lungo l'elenco delle festività e delle giornate commemorative richieste: c'è chi vorrebbe l'anniversario della breccia di Porta Pia come festività nazionale, chi chiede il ripristino della festività del 19 marzo, San Giuseppe. Da Caserta si chiede l'istituzione della Giornata nazionale dell'ecologia in occasione del 4 ottobre, festa di San Francesco, ma anche una Giornata nazionale della natura e una della scuola. Da Vibo Valentia parte la richiesta di una giornata commemorativa in onore dei grandi eroi quotidiani, da Bari quella di una Giornata nazionale in onore dei caduti in guerra e in missione di pace, altri la chiedono in onore delle vittime del terrorismo e della criminalità o dedicata alla pacifica convivenza tra i popoli. Non manca chi vuole celebrare Giovanna D'Arco, chi chiede di istituire una Croce d'oro per meriti umanitari e chi vorrebbe una Festa nazionale degli alberi, chi quella dell'agricoltura. Per i giovanissimi, da Catanzaro Lido, si chiede una Festa dell'adolescenza.
C'è anche chi, come Pier Luigi Martinez da Collegno (Torino), chiede spazi ad hoc anche sui mezzi di comunicazione per illustrare le petizioni dei cittadini e chi chiede di modificare l'articolo 50 della Costituzione per valorizzare l'istituto della petizione.
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