MILANO
Telecom Italia finisce nel mirino dell'Antitrust. E riscoppia la guerra tra Fastweb e la compagnia telefonica ex monopolista: in ballo ci sono due maxi-gare per oltre 1,5 miliardi di euro. La settimana scorsa la società milanese della banda larga ha denunciato Telecom alla Commissione garante del mercato che ha aperto un'istruttoria per presunto abuso di posizione dominante. E anche Bt Italia, la divisione di British Telecom, sarebbe pronta, secondo indiscrezioni di mercato, ad accodarsi alla denuncia di Fastweb.
Dopo due anni di "pax telefonica" tra Telecom e Fastweb (siglata dalla rinuncia di quest'ultima a chiedere un risarcimento danni e da un "condono" tombale dei vari contenziosi incrociati), a far riesplodere le ostilità sono state le gare Consip ed Enel per gestire i servizi telefonici della pubblica amministrazione e del gruppo elettrico. Lo scorso marzo Consip, l'agenzia pubblica incaricata di indire gare pubbliche per le spese degli enti pubblici (con l'intento di aprire il mercato e favorire risparmi), ha aperto un bando per gestire le linee telefoniche di migliaia di uffici pubblici. Una mega-commessa da 1,3 miliardi, spalmata su cinque anni. Analogamente anche l'Enel, il colosso energetico pubblico, ha indetto una simile gara, per un importo di 240 milioni, anch'esso su cinque anni. Entro il 25 maggio per Consip ed entro il 30 maggio per Enel, le compagnie telefoniche devono presentare le loro offerte. Tra queste, poi, Consip ed Enel sceglieranno quella ritenuta più vantaggiosa. Ma Fastweb lamenta che Telecom, in quanto proprietaria delle infrastrutture di rete nazionale (oltre che operatore in concorrenza con le altre compagnie telefoniche alternative), non avrebbe fornito informazioni tecnico-economiche, necessarie per poter presentare un'offerta veramente concorrenziale a quella dell'ex monopolista. Per Fastweb si prefigurerebbe dunque un'asimmetria informativa tra i concorrenti e Telecom Italia, la cui divisione "Wholesale" (traffico telefonico all'ingrosso) anch'essa in gara, beneficerebbe di dati privilegiati per battere la concorrenza. Secca la replica del gruppo guidato da Franco Bernabè: «L'ipotesi sostenuta da Fastweb, che è alla base del suddetto procedimento, è del tutto infondata ed è certo che le risultanze istruttorie confermeranno la piena legittimità del proprio operato». Il gruppo, di proprietà della holding Telco (Telefonica, Mediobanca, Assicurazioni Generali e Intesa Sanpaolo) ha inoltre ricordato di non aver «mai rifiutato a nessun operatore concorrente la fornitura di servizi o di informazioni come previsto dalle vigenti offerte di riferimento, nel pieno rispetto delle normative applicabili e sotto la vigilanza dell'Agcom, né ha mai posto in essere alcuna discriminazione a favore delle funzioni commerciali dell'azienda».
A fine aprile l'azienda di proprietà di Swisscom aveva chiesto a Telecom di fornire indicazioni ma, si legge nel documento dell'Antitrust, ha ricevuto come risposta un rifiuto, motivato con la negazione che vi sia una discriminazione e che le condizioni sono regolamentate dall'Autorità delle tlc. Accomunate dalla bufera giudiziaria scoppiata lo scorso febbraio, per la cosiddetta «Truffa Carosello» delle Tlc in cui sono state coinvolte, con l'accusa di frode fiscale Telecom Italia Sparkle (controllata di Ti) e Fastweb, ora le due aziende si ritrovano su fronti opposti: la posta in gioco è di quelle che fanno gola. Si tratta di circa 300 milioni all'anno che per Fastweb, con 1,8 miliardi di giro d'affari, rappresenterebbero un quinto dei ricavi; ma anche per Telecom Italia, che pure è quindici volte più grande, la somma è comunque un introito significativo. Per ora l'avvio ufficiale della procedura non inficia in alcun modo l'iter della gara: rimane la scadenza di fine maggio per entrambi gli appalti. La commissione guidata da Antonio Catricalà avrà un anno di tempo per chiudere il procedimento.
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LA VICENDA

Le tappe dell'escalation
Il 30 marzo 2010 la Consip, l'ente che gestisce gli acquisti e le spese della pubblica amministrazione, ha indetto una gara pubblica per l'affidamento dei servizi di telefonia e connessione internet per gli uffici pubblici. Il valore dell'appalto è stimato in 1,3 miliardi. Lo stesso giorno anche Enel ha pubblicato un bando di gara per servizi di tlc. Il valore della base d'asta è di 240 milioni. La durata delle convenzioni è di 60 mesi. Il 23 aprile Fastweb, uno degli operatori concorrenti sul mercato della telefonia, ha chiesto a Telecom Italia, proprietaria della rete pubblica di telefonia, informazioni sulle condizioni economiche e tecniche di offerta dei servizi all'ingrosso, ritenute necessarie per presentare un'offerta concorrenziale a Consip ed Enel. Il 10 maggio Telecom risponde a Fastweb contestando la richiesta di informazioni e il preconcetto che esista un'asimmetria informativa. Il giorno dopo, Fastweb segnala presunti comportamenti anticoncorrenziali all'Antitrust. La commissione ha avviato un'istruttoria.

 

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