La neonata società di factoring Sace Fct ha firmato ieri un accordo di collaborazione con Federsanità-Anci, la confederazione delle Asl e e sindaci: l'intesa prevede lo sviluppo e la promozione della nuova attività di "reverse factoring" nel settore sanitario del colosso assicurativo, con una dotazione iniziale di 1,5 miliardi di euro sull'intero territorio nazionale. L'operazione dovrebbe "dare ossigeno" a migliaia di fornitori piccoli e medi che operano nel settore della sanità.
Sace Fct offre servizi di factoring alle aziende che vantano crediti certificati nei confronti della pubblica amministrazione. Nel caso della sanità, e di questo accordo con Federsanità-Anci, questa nuova società del gruppo Sace anticiperà i pagamenti dovuti dalle Asl ai fornitori, accollandosi il rischio-Asl (che in alcune Regioni equivale a un forte ritardo dei pagamenti dai 360 ai 500 giorni). Questo reverse factoring, per poter essere attivato, dovrà soddisfare di una serie di requisiti: le aziende fornitrici di servizi e prodotti alle Asl (associate a Federsanità) dovranno essere sane, il credito dovrà essere certificato dalle Asl stesse e privo dell'avvio di contenzioso con ingiunzione di pagamento e relativa azione legale contro la pa.
Federsanità avvierà nei prossimi giorni una fase sperimentale che durerà tre mesi per tastate il terreno nel Nord, Centro e Sud Italia. «Siamo pronti a dare il nostro contributo per la velocizzazione dei pagamenti e quindi per il miglioramento dei circuiti economici - ha detto ieri Enzo Chilelli, direttore generale di Federsanità -. Questa operazione consentirà il risanamento di molte aziende».
In quanto alla pubblica amministrazione e all'impatto sui conti pubblici, l'ingresso di Sace Fct in questo campo porterà automaticamente a una riduzione degli oneri a carico delle Asl e dunque a un contenimento degli "spread" applicati finora dalle banche che anticipavano il pagamento ai fornitori sulla base dei crediti . In aggiunta, le Asl ridurranno la mole del contenzioso con i fornitori, abbattendo i costi delle spese legali oltre agli oneri finanziari. «I fornitori beneficeranno della certezza dei tempi di incasso dei crediti, a tutto vantaggio della propria liquidità e della pianificazione dei flussi finanziari aziendali», è stato puntualizzato ieri da Sace in un comunicato stampa.
I. B.
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