I sette miliardi di euro di BoT annuali sono stati assegnati oggi in asta dal Tesoro con prezzi sostenuti e una discreta domanda. Questo, spiegano gli operatori a Radiocor-Il Sole 24 Ore, è anche il frutto del clima più disteso che si respira sul mercato dopo l'annuncio di un intervento dell'Europa a sostegno della Grecia. Il collocamento di oggi non ha fatto registrare scostamenti di rilievo rispetto ai mesi precedenti. Anzi, aggiungono i trader, visto il clima di incertezza qualche piccolo risparmiatore è tornato ad affacciarsi sul mercato primario. E questo nonostante il rendimento sia ancora decisamente magro: secondo i calcoli dell'Assiom, infatti, la remunerazione netta percepita al netto di tasse e commissioni è pari allo 0,555 per cento.

L'esito positivo dell'asta di oggi, dice un trader, era intuibile già da ieri, con il diffondersi delle prime indiscrezioni: il mercato del rischio-Paese ha reagito positivamente e gli spread dei Paesi nell'occhio del ciclone (Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda) sono rientrati progressivamente dai massimi segnati nei giorni scorsi. Anche lo spread BTp/Bund si è ristretto (oggi è a 84 punti base), superando l'impatto negativo, pur minimo, che l'effetto contagio aveva determinato sulla curva dei rendimenti italiana. Il venir meno delle tensioni ha portato maggior fiducia sul mercato e gli acquisti hanno ripreso vigore, anche su quei titoli che nei giorni scorsi avevano sofferto di più, come i bond a breve termine: «È da inizio settimana - dice un trader - che si vedono acquisti sui BoT e in generale sulla carta italiana a breve termine».

In prevalenza si tratta di acquisti provenienti da investitori esteri ma un qualche interesse si è visto anche da parte dei piccoli risparmiatori italiani. «I rendimenti sono ancora bassi e il lordo non è ancora tornato sopra l'1% ma - osserva un operatore - i dubbi e le incertezze che stanno coinvolgendo alcuni Paesi dell'Eurozona favoriscono un ritorno ai BoT». Dopo l'asta di oggi il Tesoro tornerà di nuovo ad affacciarsi sul mercato venerdì prossimo, con un'asta sul medio-lungo termine in cui saranno offerti BTp a 5 e 15 anni.

Portogallo: richiesta quattro volte offerta per il bond da 3 miliardi
Questa volta l'attesa è stata ripagata: l'emissione obbligazionaria da 3 miliardi di euro lanciata oggi dal Portogallo ha ricevuto richieste superiori di quattro volte all'offerta. Un esito molto differente, quindi, da quello assai preoccupante dell'asta del 3 febbraio. "Abbiamo registrato proposte d'acquisto nell'ordine dei 12 miliardi di euro su un ammontare target di 3 miliardi" ha spiegato il presidente dell'Istituto di gestione del credito pubblico (Igcp), Alberto Soares. Per l'obbligazione, che avrà scadenza 15 giugno 2020, il governo portoghese ha dato mandato a Barclays, Bano Espirito Santo, Credit Agricole, Goldman Sachs e Sgcib.

 

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