"Voi sognate". Così il presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, ai giornalisti che gli chiedevano di una possibile fusione tra Mediobanca e Generali ipotizzata dai giornali nelle scorse settimane. Parlando a margine del Forex, Geronzi ha poi liquidato la questione di un suo possibile interesse per la presidenza di Generali: "Sulla questione siamo rimasti a quanto avevo già detto a ottobre".

Sull'argomento è intervenuto anche l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo. La quota in Generali (3,3%) del colosso bancario di Piazza Cordusio - che con l'8,6% è primo azionista di Mediobanca (piazzetta Cuccia a sua volta controlla il 14,76% della compagnia del Leone) - è congelata. Ma Unicredit svolgerà appieno il proprio ruolo di azionista in Mediobanca se i cambiamenti avranno impatto anche sui vertici di Piazzetta Cuccia. Così Profumo in un'intervista pubblicata dal quotidiano Milano Finanza sul possibile arrivo dell'attuale presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, al posto di Antoine Bernheim, che ora guida la compagnia assicurativa.

«Come tutti sanno - ha risposto Profumo a una domanda sul ruolo che Unicredit può svolgere in Generali - il diritto di voto corrispondente alla nostra quota è congelato. Quindi non abbiamo titolo per parlare». Il presidente di Unicredit, Dieter Rampl, vicepresidente del comitato nomine di Mediobanca, invece «quando sarà il momento, se verrà quel momento, esprimerà la sua opinione. È evidente - conclude Profumo - che se i cambiamenti al vertice delle Generali comportassero analoghi cambiamenti al vertice di Mediobanca non staremmo certo a guardare. Svolgeremmo in pieno il nostro ruolo di azionisti».

 

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