Onorevole Martino come giudica l'accordo raggiunto a livello europeo per aiutare Atene?
Un'ottima notizia direi. Anche perché serve a fermare l'attacco speculativo all'euro, i cui effetti avrebbero potuto essere imprevedibili.
Otmar Issing, ex capo economista della Bundesbank, in un'intervista al Sole 24 Ore, sostiene sia sbagliato intervenire per salvare un paese che non ha rispettato il trattato di Maastricht. Lei, da economista, che cosa ne pensa?
Issing è un fautore dell'ortodossia monetaria. Anch'io lo sono. Però in questo caso il salvataggio era assolutamente indispensabile. L'eventuale default della Grecia avrebbe potuto avere effetti devastanti, Altro che Lehman... Anche se in linea di principio sarei per un maggior rigore, in questo caso avrei fatto un'eccezione altrimenti avremmo corso il rischio di far morire il paziente.
In molti però pensano che alla carota occorra affiancare il bastone. L'Ue aiuta la Grecia ma che poteri ha per controllare l'effettiva attuazione del piano di rientro del deficit?
In realtà molto pochi. Può fare "moral suasion" oppure infliggere multe. Ma le sanzioni in questo caso non avrebbero altro effetto se non quello di aggravare ulteriormente la situazione
E minacciare l'uscita dall'euro?
Per carità, le ripercussioni sull'immagine della moneta unica e sulla sua solvibilità sarebbero devastanti. È chiaro che un intervento di questo tipo a sostegno di un paese dell'area euro costituisce un precedente importante. È difficile capire quale sarà l'impatto nel lungo periodo.
E se dopo la Grecia toccasse alla Spagna o al Portogallo? L'Ue si può permettere di salvare tutti?
Ci troviamo in una situazione mai vista prima e sinceramente non ho idea di come potremmo uscirne. Una cosa è certa, oggi come oggi, far fallire la Grecia è un suicidio.

Antonio Martino, economista, è stato ministro degli Esteri nel primo governo Berlusconi (1994) e ministro della Difesa dal 2001 al 2006.E' deputato del Pdl.

 

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