Piange il telefono in Borsa. I titoli del settore tengono banco, colpiti da vicissitudini su potenziali frodi fiscali internazionali. In particolare nella settimana Fastweb ha evidenziato un ribasso di circa il 15%, e Telecom Italia del 7,5%. Quest'ultima, come noto, ha rimandato l'approvazione dei conti 2009 e per ora ha diffuso solo alcuni risultati preliminari riguardanti il fatturato e l'Ebitda che sono stati in linea con il budget.

Gli analisti per pronunciarsi attendono almeno il prossimo 2 marzo, giornata in cui sarà eventualmente deciso il commissariamento di Telecom Italia Sparkle. Questa misura cautelativa non comporterebbe l'interruzione dell'attività della società, ma potrebbe mettere in forse lo sblocco del sequestro di circa 300 milioni effettuato dall'autorità giudiziaria e corrispondente ai crediti Iva che sarebbero stati illecitamente maturati negli scorsi esercizi. Ecco perché il gruppo Telecom ha ritardato la comunicazione dei risultati 2009.

L'appuntamento con i conti 2009 e soprattutto con il nuovo piano industriale per cui il mercato indica una revisione al ribasso degli obiettivi è ora atteso per il 25 marzo. Ieri il gruppo telefonico ha confermato inoltre l'adesione pro-quota, oltre all'eventuale inoptato, al prossimo aumento di capitale da 240 milioni complessivi della controllata Telecom Italia Media. L'esborso per Telecom dovrebbe essere almeno pari a circa 165 milioni.

Le indicazioni del management di Telecom Italia Media sono molto ambiziose e prevedono per il 2010-2012 una crescita dei ricavi pari al 10% medio annuo (nel 2009 lo sviluppo su base annua è stato del 5,8%) trainata dalla controllata Ti Media Broadcasting e il break even dell'Ebitda nel corrente esercizio. Nel 2009 l'Ebitda è stato negativo per 7,3 milioni, un valore comunque in miglioramento rispetto ai 35,6 milioni dell'anno prima. I mezzi rivenienti dall'aumento di capitale saranno destinati al rimborso dei debiti infragruppo, senza alcuna variazione negativa della posizione finanziaria netta del gruppo Telecom.

La controllante Telefonica ha presentato i risultati del quarto trimestre 2009, migliori delle attese del mercato, con ricavi pari a 14,98 miliardi e un utile netto di 2,44 miliardi, contro un consensus rispettivamente pari a 14,58 e 2,2 miliardi. Il titolo ha reagito presentando un rialzo di quasi il 2%.

Fra i principali gruppi italiani Generali, Geox e L'Espresso hanno registrato risultati 2009 migliori delle attese, mentre l'opposto è avvenuto per Tenaris nonostante un quarto trimestre molto positivo. Il titolo è stato penalizzato in Borsa, e ha perso quasi l'8 per cento.

La settimana è stata complessivamente a due velocità per le piazze finanziarie internazionali, con gli Stati Uniti stabili e i mercati europei sempre nella tempesta. I temi per l'Europa sono ancora gli stessi, euro debole e crisi della Grecia, "sorvegliata speciale" da parte delle agenzie di rating che non hanno escluso di tagliare nuovamente il merito di credito del Paese ellenico entro uno o due mesi se non saranno prese incisive misure di risanamento.

Sempre in Europa la settimana prossima vedrà le decisioni sui tassi da parte della Bce e della Boe, ma non si attendono novità di rilievo e pertanto dovrebbero rimanere stabili rispettivamente all'1% e allo 0,5%. Prosegue infine la stagione delle trimestrali italiane e in particolare l'1/3 saranno resi noti i risultati di Ansaldo STS e Luxottica, il 3/3 quelli di Lottomatica e Prysmian, il 4/3 quelli di Autogrill e Finmeccanica e infine il 5/3 quelli di Atlantia e Italcementi. (Analisi Mercati Finanziari)

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