Dati non sufficienti a suscitare gli entusiasmi degli analisti, in parte perché non sono stati raggiunti gli obiettivi pronosticati sul quarto trimestre a causa dei maggiori costi per l'acquisizione da 68 miliardi di dollari della rivale Wyeth (completata a metà ottobre e resa necessaria dal previsto calo dei ricavi nel 2011 causato dal passaggio del Lipitor, lucroso farmaco anti-colesterolo, tra i generici), in parte perché il primo gruppo farmaceutico del mondo ha pubblicato stime secondo cui i profitti nel 2010 saranno più bassi di quanto previsto sinora. Va avanti, intanto, il programma di taglio dei costi che prevede il licenziamento di 19mila dipendenti e la chiusura di impianti produttivi e sei centri di ricerca.
Il giro d'affari è salito del 34% a 16,54 miliardi di dollari, dai 12,35 miliardi dell'anno scorso. Per l'intero anno il colosso farmaceutico ha registrato profitti per 8,63 miliardi di dollari, 1,23 dollari per azione, il 7% in più rispetto agli 8,1 miliardi, 1,20 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso. Per il 2009, il giro d'affari è stato di 50 miliardi di dollari, il 4% in più dai 48,29 miliardi del precedente anno.
Guardando ai singoli segmenti produttivi, Pfizer ha riportato risultati positivi per il settore biofarmaceutica (giro d'affari cresciuto del 30% a 14,6 miliardi di dollari nel trimestre) e dei prodotti diversificati (giro d'affari cresciuto dell'83% a 1,81 miliardi di dollari). Per il 2010, la società farmaceutica prevede di riportare un utile tra i 2,10 e i 2,20 dollari per azione su un giro d'affari tra i 67 e i 69 miliardi di dollari, al di sotto delle previsioni degli analisti che prevedono profitti per 2,27 dollari per azione su un giro d'affari di 67,48 miliardi di dollari.
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