Silvio Scaglia, classe 1958, fonda nel 1999 a Milano, assieme al finanziere Francesco Micheli, E.Biscom, in pieno boom della new economy, con il progetto di sviluppare una rete capillare in fibra ottica nell'area metropolitana di Milano. E.Biscom è la capogruppo cui fanno riferimento altre società tra cui Fastweb, partecipata allora anche dalla municipalizzata Aem, che eroga i servizi di tlc.

Dal 1999 ad aprile 2003 è stato amministratore delegato di Fastweb, dal 2003 al 2007 ne è stato il presidente. Oggi siede ancora nel consiglio di amministrazione della società milanese.
Laureato in Ingegneria elettronica presso il Politecnico di Torino ed ex consulente McKinsey e Bain, Scaglia, prima di fondare E.Biscom, ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Omnitel, ora Vodafone Italia. Una volta uscito dal capitale della sua creatura Fastweb, conferendo nel 2007 il proprio pacchetto azionario all'offerta pubblica di acquisto promossa dalla svizzera Swisscom, Scaglia ha fondato Babelgum, web tv interattiva che propone, gratuitamente, contenuti video on demand e ad alta definizione. «Una sorta di alternativa
professionale a YouTube», a detta del suo stesso fondatore. Quella dei contenuti multimediali, d'altro canto, è un atout di Scaglia. Il primo giornale completamente su Internet, IlNuovo.it, è infatti una creatura di Fastweb: il giornale nasce online il 24 ottobre del 2000. Poi, nel 2003, la testata sarà costretta a chiudere.

Il Time, nel 2003, lo definisce in un articolo "Global tech guru". Forbes, nel 2008, stimava la sua ricchezza in circa 1,2 miliardi di dollari, grazie anche ai 47 euro per azione incassati dall'Opa di Swisscom. Ricostruzioni di stampa stimano che Scaglia sia uscito dall'avventura nella telefonia con una plusvalenza di oltre 900 milioni di euro (di cui 695 derivanti proprio dall'Opa).

Fastweb è oggi controllata per l'82% dal colosso svizzero. La sua "genesi" parte però dal 1999, anno della creazione di e.Biscom che nel 2000, nel pieno del 'boom' della new economy, si quoterà a Piazza Affari debuttando al prezzo di ben 160 euro per azione. Nel dicembre 2004 si perfeziona la fusione per incorporazione di Fastweb in e.Biscom, naturale esito del processo di razionalizzazione intrapreso dal gruppo per focalizzarsi sul proprio core business: le tlc a banda larga su rete fissa in Italia. La società assumerà il nome Fastweb. Nel marzo 2007 Swisscom lancia un'offerta pubblica di acquisto totalitaria sul gruppo e l'operazione si conclude il mese di maggio. La carica di presidente, detenuta da Scaglia, viene assunta da Carsten Schloter, amministratore delegato di Swisscom.

 

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