Le attese per il possibile annuncio di un piano europeo di sostegno alla Grecia calmano la speculazione e favoriscono il rientro degli spread per bond dei Paesi periferici dell'Eurozona. Secondo gli operatori interpellati da Radiocor il mercato, che oggi guarda anche all'audizione di Ben Bernanke, è proiettato sulla riunione della Ue di giovedì prossimo. Nel caso in cui venga annunciato un aiuto ad Atene, dice un trader, c'è da aspettarsi un ulteriore restringimento degli spread ed una loro normalizzazione, almeno nel caso della Grecia, nel corso di qualche giorno.
Oggi il differenziale di rendimento tra il Bund tedesco e i bond decennali di Grecia, Spagna e Portogallo è in generale restringimento così come lo spread BTp/Bund, che a metà giornata oscilla su quota 86 punti base (94 punti base ieri).

Segnali di una maggiore calma sul mercato sono arrivati dalle aste dei titoli di Stato olandesi e austriaci, che si sono svolte in modo ordinato. Inoltre, la notizia del rientro anticipato in Europa del presidente della Bce, Jean Claude Trichet, ha rafforzato sul mercato la convinzione che giovedì prossimo la Ue annuncerà un piano di sostegno alla Grecia, il Paese che più sta soffrendo in termini di spread sul mercato secondario dell'Eurozona. Oggi, seppur in sensibile restringimento, il differenziale di rendimento tra Grecia e Germania sulla scadenza decennale continua ad essere superiore ai 350 punti base. Un ulteriore fattore di sostegno ai bond dei Paesi 'periferic' è la prossima emissione di Bund fino a 5 miliardi in agenda per mercoledì: oggi recuperano posizioni anche la Spagna, che vede lo spread scendere fino a sotto i 95 punti base, e il Portogallo, che ha addirittura annunciato per i prossimi giorni il lancio di un nuovo benchmark decennale tramite sindacato.
L'Italia continua a non soffrire particolarmente la situazione di tensione sui mercati: "Il mercato - dice un trader - percepisce in maniera positiva la situazione dei conti italiani ed è ormai convinto che, visto l'alto tasso di risparmio privato, il debito pubblico italiano non rappresenti un fattore negativo sui mercati internazionali". Pesa anche la vita media del debito italiano che, nel corso degli anni, è stato progressivamente trasferito sul medio e lungo termine. Nelle prime settimane dell'anno il Tesoro ha infatti collocato, senza difficoltà particolari, titoli di Stato a medio e lungo termine (anche in dollari) e domani si avvia ad emettere BoT annuali per 7 miliardi di euro. Dall'asta di domani ci si attende una buona risposta da parte del mercato, considerando che non sarà offerto il BoT trimestrale e che giungono a scadenza BoT annuali per 8,25 miliardi. (di Claudio Celio, Radiocor)

 

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