Il produttore di navigatori satellitari olandese TomTom è tornato in utile nel quarto trimestre, con 73 milioni di euro a fronte di perdite da 989 milioni di un anno prima legate alla rovinosa acquisizione della società di mappature e cartografia digitali Tele Atlas. Era costata 2,9 miliardi di euro e proprio un anno fa TomTom dovette svalutarla di un terzo del suo valore in bilancio, evitando la bancarotta tramite un aumento di capitale.

Ora il gruppo risale la china e sempre nel quarto trimestre il fatturato è aumentato dell'1 per cento, a 533 milioni di euro, con segnali contrastanti da diverse voci: i costi sono stati tagliati mentre abbonamenti e traffico di dati hanno contribuito ai rialzi, ma intanto il prezzo medio degli apparecchi venduti è calato del 21 per cento a 79 euro. E le vendite di navigatori fanno circa un sesto di tutto il fatturato.

TomTom è leader del settore in Europa, ma è riuscita anche ad incrementare la sua quota negli Usa, dal 20 al 29 per cento, in una regione dove al primo posto si piazza la statunitense Garmin.Per il 2010 TomTom si attende un giro d'affari stabile attorno a 1,48 miliardi di euro.

 

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