Aggiornamento ore 22,30

I dati macroeconomici Usa (in calo la fiducia dei consumatori) e la notizia a sorpresa che la Sec, la Consob americana, ha accusato la banca Goldman Sachs di frode hanno fatto precipitare i listini.

A Milano il Ftse All Share ha perso il 2% e il Ftse Mib il 2,26 per cento. A Parigi Cac40 -1,94%, a Francoforte Dax -1,76% e a Londra Ftse100 -1,39 per cento. Chiusura in calo anche per Wall Street, che ha peggiorato decisamente dopo la notizia delle accuse per frode mosse dalla Securities and Exchange Commission a Goldman Sachs (-12,6%). Il Dow Jones ha perso l'1,12% ma si è tenuto sopra la soglia degli 11mila punti (11.019,87), il Nasdaq è arretrato dell'1,37% a 2.481,26 punti, mentre lo S&P 500 ha cedut l'1,61% a 1.192,14 punti. Anche il petrolio ha terminato la seduta in forte calo del 2,74%, toccando un minimo intra-day a quota 83 dollari.

Prima della batosta-Goldman gli investitori avevano comunque dato segni di gran nervosismo: i risultati di Google (pur con utili in netta ripresa nel trimestre) sono stati accolti con delusione perché non hanno sorpreso: il titolo della società del motore di ricerca ha ceduto il 7,58 per cento. E per quanto superiori alle attese in termini di profitti, anche le trimestrali di Bank of America (-5,49%) e General Electric (-2,72%) hanno demoralizzato gli investitori. Secondo l'interpretazione dei trader, BofA risente di un outlook ancora debole mentre la conglomerata industriale ha deluso sul fronte dei ricavi.

Molto vendute, in generale, le azioni delle banche. In netto ribasso le Prysmian e le Tenaris. Lo scetticismo sulla soluzione della crisi debitoria greca era già tornato a prevalere condizionando la divisa europea che si è nuovamente indebolita, tornando sotto la soglia psicologica di 1,35 dollari. L'avversione al rischio ha favorito le valute meno rischiose, soprattutto lo yen. Il mercato scommette che Atene farà presto ricorso al piano di prestiti bilaterali. Una missione Ue-Fmi sarà ad Atene da lunedì. L'euro è sceso sotto gli 1,35 dollari (1,3581 ieri) e a 124,25 yen (126,3), mentre il dollaro arretra a 92 yen (93,06).

I mercati europei hanno avviato le contrattazioni in rosso, hanno poi cercato di risollevarsi a metà giornata, per tornare a perdere terreno, dopo la pubblicazione dei dati macro americano giudicati a doppia velocità. In particolare, ha destato preoccupazione il dato sulla fiducia dei consumatori curato dall'Università del Michigan: l'indice è sceso a quota 69,5 punti a metà aprile, rispetto ai 73,6 punti di fine marzo, risultando al di sotto delle attese. Anche il dato sui nuovi cantieri è stato giudicato criticamente: sono saliti dell'1,6% rispetto al mese precedente a marzo, attestandosi a 626mila unita', livello piu' alto da novembre 2008. L'incremento, tuttavia, e' minore delle attese.

Poco prima della chiusura delle contrattazioni continentali, come si diceva, la notizia che la Sec ha depositato l'accusa di frode a Goldman Sachs ha dato il via alle vendite. A Wall Street, i titoli della banca d'affari hanno immediatamente sbandato, arretrando fino al 15 per cento. Anche a Milano sono andate male le azioni degli istituti di credito. Le Unicredit hanno accusato una flessione del 3,8%, le Ubi Banca del 2,2%, le Intesa Sanpaolo del 3% e le Banco Popolare del 3,6%. Mps, inoltre, ha lasciato sul parterre l'1,69% e Bpm il 2,9%. Mediobanca, infine, ha perso il 3,7%.

Sono inoltre andate male le Prysmian (-4,45%), all'indomani dell'assemblea dei soci nel corso della quale l'amministratore delegato Valerio Batista ha dichiarato che nel corso del primo trimestre si e' assistito a un calo dei volumi. Le Tenaris hanno risentito del calo del prezzo del greggio, nonche' delle indicazioni fornite ieri dall'ad della società' Paolo Rocca alla comunita' finanziaria newyorchese. Secondo il manager i conti del primo trimestre 2010 saranno deboli. I titoli hanno lasciato sul parterre il 3,2 per cento.

Le Fiat (-0,5%) hanno registrato una giornata all'insegna della volatilità, nel giorno in cui sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni europee di marzo, salite dell'11,1%. Il gruppo torinese, pero', ha registrato un calo delle vendite del 2,6% e ha quindi perso quote di mercato. Dopo un'intera seduta al rialzo, le Mediaset hanno invertito rotta sul finale perdendo lo 0,24%, all'indomani dell'accordo tra la controllata Telecinco, Prisa e Sogecable per l'integrazione del canale tv Cuatro, oltre che per l'acquisto del 22% di Digital Plus. Jp Morgan ha comunque indicato le azioni del Biscione come 'stock pick' del settore media.

Enel ha registrato un calo dell'1%, dopo le indiscrezioni di stampa sull'accordo raggiunto dalla societa' con trenta banche per aprire una linea di credito da 10 miliardi, finalizzata a coprire le esigenze di tesoreria della societa'. Finmeccanica, dopo esser salita per gran parte della seduta, ha ripiegato sul finale (-0,58%), mentre il mercato si interroga sulle parole con le quali il presidente e a.d. del gruppo, Pier Francesco Guarguaglini, ha preannunciato che la controllata Ansaldo Energia sarebbe nel mirino di 3-4 partner disposti a rilevare una quota di minoranza. Nel giorno dell'assemblea dei soci hanno perso l'1,49% le Italcementi, mentre sono salite dell'1,6% le Buzzi.

Si sono inoltre distinte le Campari (+1,12%) e le Parmalat (+0,24%). Al di fuori del paniere principale sono balzate in avanti del 13% le Zucchi. Le Dea Capital sono salite del 2,5%, dopo l'annuncio che e' allo studio un'alleanza tra la controllata nel settore del real estate, First Atlantic, e Fimit. L'eventuale fusione darebbe origine a un primario operatore europeo del comparto immobiliare. Le Piaggio hanno guadagnato il 2,4% nel giorno dell'assemblea dei soci. A incoraggiare la performance dei titoli e' stato il presidente, Roberto Colaninno, asserendo che il primo trimestre e' andato molto bene per la societa', malgrado un mercato problematico.

Nel resto d'Europa Deutsche Bank ha accusato un tonfo del 7,27%, risentendo dell'ipotesi che la Sec apra un dossier anche sull'istituto. Sono inoltre andate male le azioni delle compagnie aeree, risentendo della notizia sulle centinaia di voli annullati in Europa a causa delle ceneri del vulcano islandese. Le Lufthansa hanno perso il 4,10 per cento. (a cura di Alberto Annicchiarico)

 

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